Cronaca

The Walking Dead: il ponte invaso dall'erba e il treno umano per "sfottere" l'immobilismo

Domanda spontanea: qualcuno della Provincia di Parma o di Cremona si premurerà di sistemare la vegetazione così folta, oppure la si lascerà crescere fino a quando i lavori non inizieranno? Intanto coi treni va sempre peggio... GUARDA IL SERVIZIO DEL TG DI CREMONA 1

CASALMAGGIORE – Ponte e ferrovia. Infrastrutture stradali e treni: perché sempre lì alla fine si ritorna. E alcune immagini, a distanza di dieci mesi dalla chiusura, fanno davvero impressione, oltre che male al cuore: a girarle è un pendolare che praticamente tutti i giorni è costretto a superare il Po con il cosiddetto giro lungo ma che, quando può, sfrutta anche una poca ortodossa percorrenza sul ponte a piedi o in bicicletta.

Intanto ha girato queste immagini, che parlano chiarissimo: la natura si riprende ciò che è suo, suggerisce qualcuno, ricordando che non sempre lì c’è stato un ponte, ma al di là di una visione ecologista spinta sino alle origini, foto e video rendono al meglio l’idea di abbandono che il ponte ha subìto a causa delle lungaggini burocratiche e di tempi morti che dureranno ancora, considerando che prima del via ai lavori e dopo l’invio del bando alla Gazzetta Ufficiale passeranno ancora mesi, tanto che le prime operazioni dovrebbero prendere il via tra febbraio e marzo 2019. Domanda spontanea: qualcuno della Provincia di Parma (o in seconda battuta di Cremona) si premurerà di sistemare la vegetazione così folta, oppure la si lascerà crescere fino a quando i lavori non inizieranno, sistemando a quel punto il verde a lato strada, che in qualche punto ha invaso completamente la carreggiata teoricamente percorribile, e rimettendo tutto in pari per il via ai rappezzi?

Intanto, dal ponte, ci spostiamo sulla ferrovia: quella di mercoledì è stata una mattinata da tregenda, la solita, per i pendolari Casalaschi, e non solo per la giornata un po’ più fresca del solito, anzi quasi godibile, e per un po’ di pioggia fuori programma. I problemi più seri si sono registrati nel bresciano, alla stazione di San Zeno Folzano, con guasti a una serie di passaggi a livello. Ma essendo la tratta la Parma-Brescia, hanno avuto indubbie ripercussioni con ritardi fino a 90 minuti. In ritardo di 2 ore e 45 minuto è invece giunto il treno di martedì sera. Ma in quel caso una spiegazione c’era e arriva da un video su Facebook: era un goliardico treno umano. Almeno ai Casalaschi non manca la fantasia…

G.G.

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