Croce Rossa, nuova sede operativa tra sei mesi. Berardi mantiene le promesse
In un solo anno di lavori, la sede strategica che sorgerà in via Repubblica è ormai in fase decisamente avanzata. Infatti gli artigiani edili stanno lavorando senza sosta al suo interno
CASALMAGGIORE – Stanno rispettando tutti i tempi previsti. Il che, al giorno d’oggi, e nell’area Oglio Po, è una virtù non comune. La costruzione della nuova sede della Croce Rossa – il 2° lotto è iniziato definitivamente e non si fermerà più fino a conclusione dell’opera completa. Tra sei mesi promette Rino Berardi, presidente del Comitato di Casalmaggiore, la nuova sede sarà a disposizione della comunità. E Rino è uno che le promesse le mantiene.
Le aziende del territorio, i benefattori, la gente comune, le istituzioni tutte hanno dato fiducia alla Croce Rossa di Casalmaggiore, e così la più grande organizzazione umanitaria al mondo sta restituendo con i fatti quanto annunciato nel corso di questi ultimi mesi.
In un solo anno di lavori, la sede strategica che sorgerà in via Repubblica è ormai in fase decisamente avanzata. Infatti gli artigiani edili stanno lavorando senza sosta al suo interno.
“Tanti avevano scommesso sulla non chiusura del punto nascita, che poi è avvenuta, tanti sono i disperati per il ponte sul Po chiuso da mesi e senza sapere quando riaprirà. Almeno una realtà che funziona davvero ancora a Casalmaggiore c’è”.
L’uomo delle grande sfide, talvolta impossibili, sta facendo ancora una volta centro. Sembrava una pazzia all’inizio. Un comitato di Croce Rossa come quello di Casalmaggiore fatto di soli volontari che riescono a mantenere le promesse parla da solo: “non siamo abituati alle chiacchere ma ai fatti veri!” sottolinea Rino.
Il 10 giugno il comune di Casalmaggiore esaminata la pratica fornita con il benestare della commissione sismica ha espresso parere favorevole a questa grande opera. I tempi della burocrazia, come ci spiegano, sono lunghi: in questo caso lo sono stati davvero. Il tempo di stop è stato dovuto all’espletamento delle pratiche burocratiche.
Berardi e la sua intera squadra che conta 6 delegati di area e 15 referenti a progetto, oltre a 260 volontari attivi, dieci squadre di calcio, e non ce ne voglia il presidente che di calcio non ne vuol sentire parlare, sono una vera e propria forza della natura.
A questo punto si può solo immaginare la nuova sede in fregio all’asolana che diverrà punto di riferimento e d’eccellenza del territorio con servizi alla persona ed alla comunità.
Onore al merito. A tutti i volontari che hanno messo e stanno mettendo su qualcosa che resterà per sempre patrimonio del territorio tutto, di un territorio lacerato da scelte sbagliate. Una cosa sulla quale riflettere l’intraprendenza e l’oggettiva capacità di portare a termine quanto detto. Da gente che lo fa con estrema professionalità anche se per volontariato. Tra sei mesi tutto sarà pronto.
Un lavoro quello della Croce Rossa che da oltre 100 anni ne ha fatto il fiore all’occhiello della comunità con volontari che si dedicano a costruire e realizzare certezze anche per chi di certezze non ne ha più, soprattutto di questi tempi.
Eccellenze, dirigenti che hanno investito anni della loro vita per gli altri. Silenziosamente hanno progettato e realizzato un’opera straordinaria che ha pochi eguali, gente che copre anche, e continua a coprire tanti fabbisogni del territorio: i primi a partire e gli ultimi ad andare via. Si perchè è così, salgono su ambulanze al mattino prima dell’alba e rincasano a tarda sera qualche volta senza neppure mangiare.
Questa sede ridesignerà la mappa del territorio, diverrà la ‘bandiera’ del fare, quel fare fatto bene, senza ritorni e interessi di sorta. Darà lustro a questa pianura sempre piu’ desolata con un ponte chiuso, servizi in calo, promesse mai mantenute. Si parla di servizi per il cittadino, di sala riunioni e conferenze. Di spazi studiati per fare e sempre meglio. Spazi per affrontare le emergenze del territorio.
Tra sei mesi sarà subito operativa, con qualche novità che al momento Rino Berardi preferisce tenere per se. Non è stato facile nemmeno per lui, uomo delle istituzioni ma da sempre senza peli sulla lingua, uno dei pochi ad aver preso posizioni nette in questi mesi su argomenti ‘scottanti’: dalla chiusura del Punto Nascite alla crisi infrastrutturale sino alla necessità di porre mano alla viabilità urbana con fatti concreti e non con le solite chiacchiere.
No, le chiacchiere Rino Berardi non le ama davvero, soprattutto quando si parla di bisogni del territorio e della persona. Di tutte le persone, senza nessuna distinzione. Attorniato da un gruppo determinato sta centrando l’obiettivo che si era dato. Segno dei tempi: qualche certezza resta, anche sul nostro territorio. Il lavoro di Croce Rossa è – senza ombra di dubbio – una di queste.
Nazzareno Condina