Cultura

Don Mazzolari protagonista alla sede Unesco di Parigi: convegno a novembre con la Santa Sede

"Accogliamo con gioia e stupore - aggiunge il Vescovo di Cremona Antonio Napolioni - il gesto di attenzione che la Santa Sede ha voluto riservare alla figura di don Primo, in un contesto tanto solenne".

PARIGI – Con il patrocinio dell’UNESCO, la Missione della Santa Sede presso l’UNESCO e la Diocesi di Cremona (Italia), in collaborazione con la Fondazione “Don Primo Mazzolari”, organizzano un Convegno internazionale su don Primo Mazzolari costruttore di pace. L’evento di svolgerà dalle 15 alle 18 di giovedì 29 novembre 2018, presso la Sede principale dell’UNESCO (Sala II) in 125 Avenue de Suffren, 75007 Parigi (Francia).

L’incontro – dal titolo “Il messaggio e l’azione di pace di Don Primo Mazzolari (1890-1959)” – sarà onorato  da un videomessaggio del Santo Padre Francesco, che il 20 giugno 2017 si recò sulla sua tomba a Bozzolo (Diocesi di Cremona) pronunciandovi un discorso per onorare la sua memoria, e dalla presenza del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, che terrà la relazione principale. ?Dopo i saluti iniziali di Monsignor Francesco Follo, Osservatore Permanente della Santa Sede, e di Monsignor Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona, il Direttore Generale Aggiunto Xing Qu, presenterà il punto di vista dell’UNESCO sul tema dell’evento.

In seguito prenderanno la parola il prof. Guy Coq, presidente d’onore dell’associazione “Amis d’Emmanuel Mounier”, e la prof. Mariangela Maraviglia, membro del comitato scientifico della Fondazione “Don Primo Mazzolari”, oltre al prof. don Bruno Bignami, presidente della Fondazione “Don Primo Mazzolari”). ?Si tratta di un evento di rilievo culturale internazionale intorno alla figura e agli scritti di don Mazzolari: attirato dalla filosofia francese, il prete di Bozzolo fu contemporaneo dal francese Emmanuel Mounier (1905 – 1950) filosofo e fondatore del personalismo comunitario e fu un lettore della Rivista «Esprit» che si definisce come «uno spazio di incontri intorno ad alcuni punti di appoggio dove cristiani, ebrei, musulmani, agnostici e non credenti possono ritrovarsi in una riflessione sul mondo che dobbiamo costruire».

Non è possibile capire lo scrittore don Mazzolari, il suo impegno per la resistenza e la sua attività dopo la Seconda Guerra Mondiale anche attraverso il quindicinale “Adesso”, senza tener conto dell’influenza della filosofia francese. Tuttavia ha “migliorato” il personalismo immettendovi la forza della visione evangelica dell’uomo. ?Per mettere in pratica queste idee, in particolare nella lotta contro la povertà, don Primo ha curato la pubblicazione de «La parola ai poveri», anche per diffondere il messaggio biblico della Salvezza portata ai poveri e al servizio della redenzione umana integrale. Infine si è impegnato con amore per arrivare ad una cultura di pace, anche tramite l’educazione e tutti i mezzi che possono promuovere una civiltà di giustizia e di pace. Fu un precursore il cui pensiero ed azione possono accompagnare l’UNESCO nel suo compito di costruire la pace nella mente degli uomini e delle donne di oggi. E fu anche un precursore del modello di rapporto Chiesa-mondo espresso dal Concilio Vaticano II nella Costituzione pastorale “Gaudium et spes”.

«L’idea di proporre un colloquio internazionale all’Unesco su don Primo Mazzolari – spiega Mons. Francesco Follo, Osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco – mi è nata dopo la visita di Papa Francesco a Bozzolo, nel giugno 2017, e dal suo intervento così profondo e chiaro. Il Vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, ha subito condiviso il progetto, che ha ottenuto rapidamente l’autorizzazione del Segretario di Stato Card. Pietro Parolin. Lo scopo dell’evento è mostrare l’attualità del contributo di questo noto sacerdote cremonese al dialogo della Chiesa con il mondo, mostrando in particolare come don Primo Mazzolari offra importanti suggerimenti teorici e pratici per un’opera di educazione alla pace, essenziale per l’eradicazione della povertà. Tematiche essenzialmente collegate alla mission dell’UNESCO e che sono nel solco del magistero e dell’azione di papa Francesco».

«Accogliamo con gioia e stupore – aggiunge il Vescovo di Cremona Antonio Napolioni – il gesto di attenzione che la Santa Sede ha voluto riservare alla figura di don Primo, in un contesto tanto solenne e ufficiale come il prossimo convegno internazionale presso l’UNESCO. Il contributo di pensiero e profezia che Mazzolari ha saputo dedicare al sommo bene della pace, non può che renderci riconoscenti per il dono che la Chiesa locale ha ricevuto e fiduciosi nell’efficacia della paziente seminagione della sua testimonianza di prete e di credente che, dopo la traduzione in cinese di “Tu non uccidere”, ora si staglia sull’orizzonte europeo. Auspico che la comunità diocesana possa partecipare in modo corale all’evento promosso a Parigi nel prossimo autunno».

«L’evento del 29 novembre a Parigi, organizzato dalla Santa Sede e dalla diocesi di Cremona in collaborazione con la Fondazione don Primo Mazzolari di Bozzolo – conclude don Bruno Bignami – avrà il patrocinio UNESCO. Ciò rappresenta un passaggio fondamentale: il messaggio di pace di don Mazzolari è “patrimonio dell’umanità”, potremmo dire parafrasando l’espressione dei riconoscimenti culturali UNESCO. Per noi cremonesi non è solo occasione per esportare oltralpe il pensiero di don Primo, ma soprattutto rappresenta una conferma della straordinaria attualità del parroco di Bozzolo in un’epoca in cui i venti di guerra non cessano di soffiare violenti sull’umanità intera».

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