Cronaca

Anas, strada alternativa per ponte nuovo. Ma il ko di Lombardia Mobilità complica comunque tutto

La cancellazione di Lombardia Mobilità resta un passo indietro, se non altro perché allungherebbe ulteriormente i tempi, imponendo passaggi e deleghe che altrimenti probabilmente si potevano evitare o accorciare.

CASALMAGGIORE – Partiamo dai dati di fatto, quelli incontrovertibili. Punto primo: Lombardia Mobilità, la società mista tra Regione Lombardia e Anas che stava per sorgere, è stata cancellata con una delibera. Punto secondo: prima o poi, anzi entro una decina di anni, a Casalmaggiore servirà un ponte sul Po nuovo, perché l’incerottamento di quello attuale non potrà reggere più di tanto nel tempo. Punto terzo: trattandosi di un’opera che costerà dai 100 ai 120 milioni di euro (a salire) solo Anas, in questo momento, ha la forza economica per sostenere l’intervento.

Dunque, fine dei sogni? No, non è proprio così. E qualche correzione al tiro va fatta. Partendo però da un presupposto: la cancellazione di Lombardia Mobilità resta un passo indietro, se non altro perché allungherebbe ulteriormente i tempi, in particolare quelli della burocrazia, imponendo passaggi e deleghe che altrimenti probabilmente si potevano evitare o accorciare. Ripetiamo, per non confondere le idee: parliamo di ponte nuovo, dunque di opera futura, alla quale però è bene cominciare a pensare. Guardando al ponte vecchio, intanto, emerge l’ok, con tanto di fotografia, tra il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, e i presidenti delle Province di Cremona Davide Viola e di Parma Filippo Fritelli, che finalmente dopo mesi di assenza è riapparso. I 4.8 milioni di euro ci sono – qualcuno sottolinea che c’erano già prima – ed entro il 10 luglio il bando di gara finalmente potrà partire, con estremo ritardo, peraltro.

Torniamo però al ponte nuovo: a progettarlo, a questo punto, saranno le Province di Cremona e di Parma. E una delle due dovrà essere stazione appaltante. Ci sono altre strade? Sì, una: ossia che le strade provinciali che rientravano nell’accordo saltato di Lombardia Mobilità, tra le quali vi è pure l’Asolana, sulla quale sorge il ponte, passino direttamente ad Anas. Se ne sta parlando a Roma e si attendono notizie, si spera positive. Perché se così fosse un piccolo tassello del puzzle andrebbe finalmente a posto.

Certo, dicono i maligni, sarebbe bastato confermare la nascita di Lombardia Mobilità per evitare questo giro e questa ulteriore attesa, ma davvero pensavate che per una volta fosse tutto facile e senza complicazioni? Nel caso in cui l’accordo romano saltasse, le province di Cremona e Parma dovrebbero poi inserire anche Anas, giocoforza per un discorso economico, nella partita, coinvolgendo così il Ministero e allungando di un ulteriore passaggio la questione sul piatto. Che dunque resta aperta, ma forse poteva durare molto meno senza passare – passateci il paragone calcistico già che è tempo di Mondiali – da supplementari e rigori.

Intanto, nota a margine, giovedì alle 12.30 a Casalmaggiore in comune si terrà la conferenza di fine bando per elencare i risultati prodotti in merito allo sgravio Tari in favore delle aziende colpite dalla chiusura del ponte. Sarà presente accanto al sindaco Filippo Bongiovanni, per Regione Lombardia anche l’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli.

Giovanni Gardani

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