Cronaca

Falsificavano gli ordini di servizio: condanna ad 8 mesi per due carabinieri

Due condanne e due assoluzioni per quattro carabinieri in servizio a Casalmaggiore, due dei quali accusati di aver falsificato ordini di servizio, gli altri due per omessa denuncia. Così ha deciso il gup Letizia Platè che ha condannato i due brigadieri del Nucleo radiomobile Giuseppe Condemi, 54 anni, e Rocco De Frenza, 48 anni, a otto mesi di reclusione ciascuno, pena sospesa (per loro il pm Carlotta Bernardini aveva chiesto la pena di un anno). Assolti, invece, il maresciallo maggiore del Nucleo operativo Alberto La Sala, 52 anni, difeso dall’avvocato Michela Soldi, e il comandante Pasquale Santise, 55 anni (per La Sala il pm aveva chiesto l’assoluzione, mentre due mesi di pena per Santise).

I fatti risalgono al periodo compreso tra l’aprile e il luglio del 2016. Secondo l’accusa, i due brigadieri Condemi e De Frenza, in qualità di carabinieri in servizio presso il Nucleo radiomobile, durante lo svolgimento del servizio di pattuglia, avrebbero in più occasioni falsificato gli ordini di servizio: in particolare il 26 aprile del 2016, nel loro turno dalle 13 alle 19, avevano dichiarato di aver eseguito alle 18 di quel giorno un controllo nei confronti di un uomo in località Casalbellotto, mentre l’atto sarebbe avvenuto in un luogo e in un tempo diversi; il 26 maggio, sempre nel turno 13-19, avevano dichiarato di aver effettuato alle 14,20 e alle 14,35 di quel giorno controlli in località Casalmaggiore Argine Maestro via Molossi, ma in realtà quei controlli non erano mai avvenuti; il 18 luglio, turno 13-19 con prolungamento fino alle 3, avevano sostenuto di aver effettuato alle 20,08 un controllo in località Casalmaggiore via Baldesio e uno alle 21,12 a Casalmaggiore, all’altezza dell’azienda Marcegaglia, controlli mai avvenuti. Infine, il 31 luglio successivo, nel turno dall’una alle sette del mattino, avevano dichiarato di aver eseguito alle 5,55 e alle 6,05 controlli nei confronti di due persone in via Beduschi a Casalmaggiore, controlli anche in questo caso mai avvenuti.

Era stato un collega, nel novembre del 2016, a presentare un esposto contro i due brigadieri attraverso una lettera inviata alla procura. Coinvolti anche Il maresciallo maggiore del Nucleo operativo Alberto La Sala e il luogotenente Pasquale Santise, comandante del Nucleo operativo, accusati invece di omessa denuncia in quanto non avrebbero fatto nulla nonostante fossero stati avvertiti di quanto stava accadendo. Per entrambi, però, non sono state ravvisate responsabilità. “Il mio assistito”, ha spiegato l’avvocato Soldi, “aveva invitato il carabiniere che aveva poi sporto denuncia ad inoltrare una comunicazione di notizia di reato, dopodichè aveva fatto subito l’annotazione per il suo comandante, acquisendo gli ordini di servizio. L’annotazione era stata messa sul tavolo del comandante. Il mio cliente ha fatto comunque il suo dovere”.

La motivazione della sentenza sarà depositata entro 40 giorni.

Sara Pizzorni

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