"Col decreto voluto
dai 5 Stelle tutto il Paese
riacquista dignità nel lavoro"
Gentile direttore,
finalmente è stato approvato nel Consiglio dei Ministri, il primo provvedimento economico di questo governo che si chiama decreto dignità.
Un’ azione fortemente voluta dal M5S e dal vice premier Luigi Di Maio allo scopo di ridurre il precariato, la burocrazia per cittadini e imprenditori, contrastare il gioco d’azzardo e le delocalizzazioni.
In sintesi il decreto prevede la semplificazione fiscale per i cittadini, eliminando il redditometro e con un solo adempimento all’anno dello spesometro senza più comunicazioni trimestrali.
Non ci sarà più lo split payment sull’Iva per i professionisti: che tradotto vuol dire maggiore liquidità in tasca. Il prossimo step sarà l’abbassamento del costo del lavoro ed è previsto a fine anno nella legge di bilancio.
Nel decreto è previsto il contrasto alle delocalizzazioni con multe da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto per le imprese che delocalizzano “entro cinque anni dalla data di conclusione dell’iniziativa agevolata”. Non solo , ma le aziende che prendono i soldi dallo Stato e poi cominciano a delocalizzare in parte nei paesi dell’Unione Europea, e magari cominciano a licenziare dipendenti , devono restituire indietro i soldi con gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali.
Il cuore del decreto è la lotta al precariato, infatti è stata limitata la possibilità di abusare dei contratti a tempo determinato che passano dalla durata di 36 mesi al massimo 12 mesi senza causale. Dopo i 12 mesi, si può rinnovare il contratto soltanto per un massimo di altri 12 mesi, ma con l’obbligo di indicare la causale, ovvero il motivo per cui il contratto non diventa a tempo indeterminato. Sono state aumentate le penali per i licenziamenti ingiusti con contratto a tempo indeterminato con l’aumento del 50% dell’indennizzo che può arrivare anche a 36 mensilità. Per i lavoratori interinali è prevista l’estensione delle stesse tutele degli altri lavoratori.
Infine, con il decreto dignità, in Italia sarà vietata la pubblicità per il gioco d’azzardo per contrastare la ludopatia, il fenomeno della dipendenza al gioco d’azzardo che è la causa della distruzione della vita di molte persone e delle loro famiglie, ma è anche un segnale forte di legalità in quanto secondo la Direzione nazionale antimafia, anche il gioco d’azzardo legale è un modo per le mafie di ripulire i soldi.
Un decreto che restituisce al Paese un po’ di dignità, che da seguito ad alcune proposte avanzate dal M5S in questi anni a livello nazionale e locale, e che finalmente diventano legge di Stato.
Cose semplici, senza troppi clamori, cose normali di buon senso per migliorare la qualità della vita dei cittadini.