Salute

Il Punto Nascite chiude. La Regione decide la cancellazione. Piloni: "Scelta sbagliata"

Il punto nascite chiude, ma abbiamo voluto comunque rilanciare la proposta di un impegno concreto a favore dell'Oglio Po, per un potenziamento dell'ospedale

VICOMOSCANO – Il punto nascite dell’Oglio Po non c’è più. Definitivamente cancellato da Regione Lombardia in una delibera che prevede la chiusura entro il 31 dicembre, ma il possibile anticipo del tutto già ad ottobre. Si spengono le speranze per il nosocomio casalasco. E’ finita.

A confermare la strada intrapresa il consigliere regionale Matteo Piloni raggiunto al telefono, appena uscito dall’incontro pre giunta in cui l’amministrazione Regionale ha spiegato ai consiglieri territoriali la propria decisione.

All’incontro, oltre che i referenti regionali del territorio, erano presenti lo stesso Attilio Fontana, presidente della Regione, Giulio Gallera, assessore al Welfare e Davide Caparini, assessore al bilancio.

“Il Punto Nascite chiude, ormai è una decisione presa – spiega Matteo Piloni – la consideriamo una scelta sbagliata, ma questa è la scelta della Regione. Abbiamo apprezzato comunque che sia venuto il presidente Fontana a parlarcene direttamente per spiegarci le loro ragioni. Il punto nascite chiude, ma abbiamo voluto comunque rilanciare la proposta di un impegno concreto a favore dell’Oglio Po, per un potenziamento dell’ospedale. Il presidente e gli assessori si sono detti disponibili a mettere a disposizione stanziamenti a favore unicamente dell’ospedale del casalasco per un suo potenziamento. E si sono detti disponibili a costituire un tavolo che fissi un agenda per affrontare tutti i problemi dell’area. Si sono tutti detti daccordo”.

Non salta l’incontro del 9 luglio. Non salta il punto nascite come argomento di discussione e ci sarà anche molto altro di cui parlare: “Sì, il 9 luglio è confermato l’appuntamento con la II Commissione Sanità e l’audizione del Comitato che potrà esporre le proprie richieste. Il 20 luglio Gallera sarà a Cremona. Sarà anche quella occasione per ATS Valpadana di mettere tutti i problemi sul tavolo”.

Nessuna speranza di manovra sul Punto Nascite: “La decisione è definitiva. Fa un po’ ridere adesso l’impegno del sindaco e della Lega a difesa del presidio. Avrebbero dovuto muoversi prima visto che i primi sentori di quel che è successo oggi si avevano già nel 2010 e qualcuno li denunciava già allora. Ormai è tardi. Per noi chiudere il Punto Nascite è una scelta che resta sbagliata, ma spero che la Regione mantenga gli impegni presi oggi, almeno sul resto”.

Nazzareno Condina

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