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Festa dei Popoli a Casa Paola tra musica, cibo etnico e accoglienza

A chiudere la domenica di festa l’esibizione di ragazzi della Cooperativa Santa Federici guidati da Luisa Sartori, per chiudere una giornata di comunione, che da queste parte non vedono l’ora di replicare nel 2019.

Nella foto un momento della Santa Messa

RIVAROLO DEL RE – In tempi in cui migranti e sbarchi danno discutere la politica internazionale occupando le pagine di tutti i giornali d’Europa e del Mondo, c’è chi a Casa Paola di Rivarolo del Re, presso la prima delle Tende di Cristo sorte in Italia, da sempre fa dell’accoglienza un dono. Ed è in nome di questo, in fondo, che si celebra la Festa dei Popoli, tradizionale ritrovo voluto da padre Francesco Zambotti con l’ausilio dei volontari e di chi, guidato dalla factotum Pierangela Cattaneo, agisce nell’organizzazione.

Festa dei Popoli e Casa Paola sono due nomi che vanno a braccetto e non possono essere scissi: a Rivarolo del Re, infatti, l’accoglienza non guarda al colore della pelle, nel senso che oltre ai migranti in arrivo dall’Africa, fratel Francesco è lieto di dare un tetto e un pasto anche a chi magari ha perso il lavoro e vive in situazioni di forte indigenza, spesso non rivelandolo ai servizi sociali o agli organi preposti per una singolare forma di dignità. Le bandiere appese all’ingresso, i pappagalli per richiamare il clima tropicale dell’altra parte del mondo, l’incontro di popoli, appunto, alla Santa Messa animata da un gruppo musicale di Vicobellignano, il cosiddetto “coretto”, guidato da Francesco Caffelli, presidente di Acli Casalmaggiore.

Ma il programma è ricco e multietnico, come il pranzo a buffet dove ciascuno può portare qualcosa da condividere, meglio se esaltando ricette della propria terra. Nel pomeriggio poi il gruppo Ghanese allieta l’atmosfera con musiche e canti e subito dopo dallo spettacolo si passa alla concretezza di un’esperienza, quella del laboratorio “Il Gomitolo”, che ha impegnato persone senza lavoro nella tessitura e nella preparazione di abiti tradizionali etnici, poi venduti al pubblico. Per questo la sfilata ha previsto la collezione primavera-estate della cooperativa “Nonsolonoi”. Infine l’esibizione di ragazzi della Cooperativa Santa Federici guidati da Luisa Sartori, per chiudere una giornata di comunione, che da queste parte non vedono l’ora di replicare nel 2019.

Giovanni Gardani

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