Cronaca

Punto Nascita, la testimonianza di una mamma: "Non chiudete il reparto all'Oglio Po!"

Non me ne intendo troppo di politica ed economia, ma ritengo che chiudere i punti nascita costringendo le madri a partorire in ospedali grandi con tanta gente attorno in un momento così delicato, non sia il massimo

VICOMOSCANO – Il Punto Nascite si avvia mestamente verso la chiusura, anche se si moltiplicano i tentativi per poterlo salvare dai disegni Regionali. Una Regione, quella Lombarda, che ha messo il Punto Nascite dell’Oglio Po tra quelli che dovranno essere cancellati unicamente per una questione numerica. Nonostante il nosocomio Casalasco presenti tutti i parametri di sicurezza. Questa la lettera (firmata) di una mamma 27enne, lettera pervenutaci in redazione.

“Non so quanto possa servire – scrive la mamma – ma spero con queste mie parole di dare un piccolo contributo per salvare il punto nascita di Vicomoscano. Sono mamma da marzo 2017, e presto nascerà la mia seconda bimba.

Decisi di partorire in quel reparto perché lì lavora il mio ginecologo, nonostante gli oltre 30km di distanza dalla mia abitazione. Spero con tutto il cuore di dare alla luce lì anche la mia seconda figlia. Perché? Solo per il ginecologo? No… Se all’inizio quella è stata la motivazione della mia decisione, oggi non ho dubbi di volere lo stesso per la cura e accoglienza che ho ricevuto da tutto il reparto.

Diverse amiche lo scorso anno sono state obbligate a scegliere un solo ospedale per partorire perché gli altri punti nascita vicino erano chiusi nel periodo estivo, e si sono trovate in situazioni complicate, non belle… tantissima gente, poca premura e attenzione, un parto e soprattutto un post parto difficile e impegnativo.

Chiunque un po’ “del mestiere” sa quanto sia importante arrivare al parto in una situazione tranquilla, serena e riservata, perché tutto vada al meglio; per non parlare del dopo parto. Una neo mamma pur preparata e pronta, si trova davanti a mille cose tutte nuove, situazioni da affrontare e una nuova vita da custodire. Fare tutto questo in un ambiente tranquillo con il personale a tua disposizione ti salva letteralmente la vita, e ti permette di partire al meglio.

Non me ne intendo troppo di politica ed economia, ma ritengo che chiudere i punti nascita costringendo le madri a partorire in ospedali grandi con tanta gente attorno in un momento così delicato, non sia il massimo… per la mamma e per i bimbi. Speriamo in bene”.

redazione@oglioponews.it

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