Raduno Figc a Cremona: in crescita gli iscritti, in calo le società. Esulta la Cicognolese
Dal punto di vista degli episodi di violenza su arbitri o tra giocatori, i numeri parlano di un passo avanti, ma i 18 casi registrati sul territorio regionale devono comunque fare riflettere e spingere a migliorare ancora.
CREMONA – Tra riforme, speranze e numeri, il calcio cremonese si è ritrovato venerdì sera presso la sede del seminario di Cremona, dove già lo scorso anno venne organizzato il raduno, per la serata conclusiva della stagione 2017-2018 della Figc. Un momento utile non solo a premiare le varie società che hanno conquistato – o con le vittorie sul campo o mediante il cosiddetto trofeo Fair Play – i propri successi sia a livello di prima squadra che giovanile, senza dimenticare le targhe per i migliori arbitri, ma anche per fare il punto della situazione.
Andrea Denicoli, delegato della Figc di Cremona, ha ricordato che qualche passo avanti c’è stato specie sul calcio giovanile, con Allievi e Giovanissimi che si sono distinti per un grande Torneo delle Province, sfiorando il successo, e su quello femminile, con una buona ripartenza anche a Cremona e con un movimento che sta crescendo, come testimonia la qualificazione ai Mondiali della nazionale azzurra di Milena Bertolini. Con Denicoli, al tavolo vi erano anche il consigliere regionale Paolo Loschi, il presidente regionale Giuseppe Baretti e il suo vice Marco Grassini, oltre al responsabile dell’attività del settore giovanile scolastico Giuseppe Terraneo. Presente tra il pubblico, per il Coni Cremona, pure Achille Cotrufo. Terraneo ha certificato coi numeri la crescita a livello regionale, dato che la Lombardia ha sfondato il muro dei 120mila tesserati tra i giovani (sono 122mila per la precisione), staccando ulteriormente il Veneto, seconda regione italiana ferma a quota 75mila circa. In calo però, tra sparizioni e fusioni, il numero di società iscritte, nonostante lo sgravio della tassa di iscrizione iniziale da 550 euro, deciso per incentivare l’avventura di nuovi club.
Dal punto di vista degli episodi di violenza su arbitri o tra giocatori, i numeri parlano di un passo avanti, ma i 18 casi registrati sul territorio regionale devono comunque fare riflettere e spingere a migliorare ancora. A Cremona, peraltro, un calciatore squalificato per 7 giornate il giorno dopo era in panchina a guidare un team di bambini: un controsenso sul quale riflettere, secondo Denicoli. Da Loschi l’invito a un utilizzo migliore dei social, dato che non sono mancati insulti o minacce proprio da Facebook legati a partite di calcio dilettanti, mentre un quesito importante è stato posto a tutte le società presenti chiedendo se vogliano riformare i campionati Allievi e Giovanissimi, che oggi si chiamano Under 17 e Under 15 (Under 16 invece per gli Allievi fascia B), oppure mantenerli con la formula attuale della distinzione tra campionato autunnale e primaverile.
Le società dovranno rispondere a un questionario, la sommatoria darà il risultato democraticamente. In chiosa una bella notizia: la Cicognolese, che attendeva il responso, pur avendo perso la finale playoff, essendo molto avanti in graduatoria, è ufficialmente ripescata in Seconda, assieme a Baldesio e Salvirola, ma di questi due club già si sapeva. Di contro non si iscrive l’Ariete in Terza e paiono a serio rischio il Pizzighettone in Seconda e la Sergnanese sempre in Terza.
Giovanni Gardani