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Panathlon e Rotary Cop, la storia della Motonautica alla Canottieri Eridanea

Manfredini ha ricordato i campioni della nostra terra, dal grande Gino Alquati detentore a più riprese del record mondiale di velocità a Paolo Mainardi fino al casalasco Renato Della Valle, campione del mondo off-shore.

CASALMAGGIORE – La storia della motonautica, con uno sguardo attento alle glorie locali, è stata al centro di una bella serata che si è tenuta alla sede della Canottieri Eridanea. Ad organizzarla, il Panathlon Casalmaggiore assieme al Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po. Protagonista de tuffo nel passato, Ennio Manfredini, accompagnato al tavolo di presidenza dal presidente del Panathlon Andrea Sanfelici e dalla predecessora Barbara Bodini, dall’ormai ex presidente del Rotary Marzio Somenzi e dal presidente Eridanea Marzio Azzoni. Prima della relazione, i presenti hanno ammirato due esemplari storici esposti sull’argine all’ingresso della Canottieri casalese, uno dei quali, del 1958, appartenuto al grande baritono Aldo Protti, l’altro al campione Renato Molinari.

Per Somenzi si è trattato dell’ultima conviviale prima del passaggio delle consegne, nel corso del quale ha lasciato il testimone a Daniela Borella. «Ho iniziato con il tennis in carrozzina, concludo ancora assieme al Panathlon con questa serata» ha affermato il presidente. A presentare Manfredini era presente Alceste Bartoletti, da sempre impegnato in Agropolis e nelle principali manifestazioni che coinvolgono diversamente abili, come il citato tennis in carrozzina e “Diversamente uguali”. «Ennio è stato un grandissimo campione» ha detto, annunciando che anche la sede cremonese del Panathlon proporrà la conviviale, e che la 5ª edizione del Torneo Città di Cremona del tennis in carrozzina avrà luogo dal 6 al 9 settembre alla Baldesio. L’anno scorso l’evento ha ricevuto il sostegno di 18 club rotariani, e si cerca di esportare il progetto in altre parti d’Italia.

E’ poi toccato ad Ennio Manfredini, campione italiano e per 14 volte convocato nel team nazionale, poi dirigente e presidente della commissione disabili del Panathlon, tanto che a lui si deve “La barca del sorriso”, che affianca sui bolidi dell’acqua ragazzi diversamente abili e grandi campioni del passato («Ma fu Leo Vighini a darmi l’input» ha ammesso l’ex campione). Manfredini è partito dalla prima barca a vapore del francese Denis Papin (oltre tre secoli fa) mostrando poi le prime immagini scattate a Cremona agli inizi del Novecento. La motonautica italiana nacque sul Lago Maggiore nel 1903, ma già nel 1908 si tenne il primo raid sul Po a Cremona: si trattava di una gita da Piacenza a Venezia (narrato da un articolo del Corriere della Sera). La Federazione invece fu fondata nel 1924 a Milano, e 5 anni dopo si tenne la prima edizione del raid Pavia-Venezia.

Manfredini, che ha acquistato la più vecchia imbarcazione cremonese (la Ibis Redibis del 1931) ha ricordato i campioni della nostra terra, dal grande Gino Alquati detentore a più riprese del record mondiale di velocità a Paolo Mainardi fino al casalasco Renato Della Valle, campione del mondo off-shore classe 1 nel 1982 e Sportsman dell’anno 1980. Ancora oggi il raid è organizzato dalla MAC cremonese (non più da lui direttamente), ma le necessità di sicurezza hanno gonfiato i budget a livelli insostenibili. Manfredini ha annunciato la sua prossima sfida: tra un anno riporterà il raid Pavia-Venezia agli antichi splendori con le barche storiche (è diventato presidente dell’Asi da poco), un po’ come avviene per la Mille Miglia nel caso delle auto.

V.R.

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