Luisa Sartori e il suo caos pieno di vita: tre ore, da gambe e braccia sino al cuore
Lo spettacolo che ha aperto i giovedì d'estate è stato questo. Tre ore passate in un istante. Tre ore partite da braccia, gambe e voci in movimento ed arrivate sino al cuore.
CASALMAGGIORE – Che strana gente. Che gente strana. Strana nell’incredibile energia che porta sul palco, in quel caos, fatto di tante cose messe insieme che alla fine fanno parte di un tutto che ritrova un equilibrio proprio nel disequilibrio che è reale, più della realtà stessa. Lo spettacolo di Luisa Sartori è in fondo una grande festa, che conserva lo spirito delle grandi feste di paese di un tempo. Di quelli con la donna barbuta, i bimbi vocianti a correre dietro agli acquiloni, la regina della balera, gli anziani, i ricchi ed i poveri. La cucina fatta dai piatti di varie cuoche, il vestito nuovo e pure quello vecchio.
Un turbinìo di cose insomma, messe insieme per fare un tutto che resta un tutto armonico proprio nella sua disarmonia, nella sua diversità. Perché Luisa Sartori è amante della diversità, del melting pot, dell’unire tutto ciò che è forma, spettacolo e tutto ciò che – guardato nel profondo – è energia allo stato puro.
I suoi allievi, dalle donne inarrestabili dei suoi corsi ai bambini, al divertimento palese e palpabile dei ragazzi della Santa Federici che hanno ballato, si sono mossi in quel ‘quasi’ unisono che ha aperto sguardo e cuore al pubblico. Quasi all’unisono, perché l’intenzione era quella. Poi ognuno coi suoi tempi, ognuno con la sua energia, ognuno con le sue capacità si è mosso ed ha ‘creato’. Ognuno con la sua forza e la ragione d’essere.
E’ questo il bello di Luisa Sartori. No, non siamo folli e glielo diciamo piano altrimenti l’anno prossimo proporrà uno spettacolo di 24 ore. Ma Luisa riesce a mettere tutti insieme, a far dare il massimo alle persone, chiunque siano, qualunque siano le loro doti. Perché il caos, o la vita se vi suona meglio, è fatto di tanti piccoli – irrinunciabili – infiniti. Quelli che ognuno ha. Lei questo lo ha capito e lo capisce da sempre. E’ per quello in fondo, che a tutti sorride, e tutti sorridono a lei.
Lo spettacolo che ha aperto i giovedì d’estate è stato questo. Tre ore passate in un istante. Tre ore partite da braccia, gambe e voci in movimento ed arrivate sino al cuore.
Nazzareno Condina