Cronaca

Treni, solite due carrozze alle 7.15, viaggiatori incazzati. "Trenord se ne frega!"

Lo avevamo segnalato nei giorni scorsi che, in un orario come quello del mattino, le due carrozze erano l'ennesimo affronto al popolo dei viaggiatori. Viaggiatori non per diletto, è utile ricordare

Viaggio sul due carrozze (la foto è di repertorio, di due giorni fa)

CASALMAGGIORE – “Trenord insiste con le due carrozze alle 7.15 per Parma, sbattendosene i coglioni come al solito. La gente è stufa anche di continuare a sentire le scuse del controllori che ci danno ragione”. Un messaggio perentorio quello di un viaggiatore incazzato di questa mattina.

Gente ridotta a viaggiare in condizioni pessime, ammassata per potersi spostare verso il parmense, per studio o per lavoro. Poco conta. D’estate, secondo quanto stabilito in qualche ufficio milanese, le superiori sono chiuse, per cui non servono le cinque carrozze. Bastano due.

Peccato però che da quando, il 9 settembre del 2017, il Ponte di Casalmaggiore è stato chiuso, il flusso di passeggeri sia notevolmente aumentato. Gente che studia, o che lavora. Costretta, giocoforza, a prendere un mezzo che quando parte e quando non parte in ritardo, può presentarsi assolutamente insufficiente a far viaggiare non con comodità, ma quantomeno con agio, tutti.

Gente che paga l’abbonamento o il biglietto costretta a viaggiare come mucche su carri bestiame. Gente in un’era, quella del web, in cui è difficile che poi passi tutto sotto silenzio.

Lo avevamo segnalato nei giorni scorsi che, in un orario come quello del mattino, le due carrozze erano l’ennesimo affronto al popolo dei viaggiatori. Viaggiatori non per diletto, è utile ricordare, ma viaggiatori per necessità. Non è servito a nulla. Nella stanza dei bottoni i treni sono solo numeri, i passeggeri sono solo virtuali e il sud Lombardia (o nord Emilia) è solo un punto su una cartina.

Una situazione incresciosa mentre i sindaci del territorio ed il Comitato Treno Ponte Tangenziale attendono ancora risposte da chi di dovere, Prefetto, Regione, Prefettura affinché si possa mettere fine ad un paradosso che fine sembra non averne mai.

Nazzareno Condina

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