Cronaca

Punto Nascite ko, le reazioni. Il Pd: "Che ne è delle promesse fatte?"

"Il prossimo 9 luglio ci sarà in commissione sanità l'audizione del comitato in difesa dell'Ospedale Oglio Po: ci auguriamo che l'assessore sia presente e venga a spiegare le sue reali intenzioni" dicono Forattini e Piloni.

MILANO – L’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, rispondendo a una domanda del Pd, mercoledì in commissione sanità, aveva dichiarato che riguardo al destino dei punti nascita minori, quelli con meno di 500 parti l’anno, la Regione si sarebbe attenuta a quanto previsto dalla normativa nazionale e che non avrebbe chiesto ulteriori deroghe. Poi, in serata, dall’assessorato sono arrivate conferme sempre più nette: la delibera sarebbe imminente e per le sale parto come quella dell’ospedale Oglio Po i giorni sarebbero contati. Uniche eccezioni, due ospedali montani: il Morelli di Sondalo (SO) e uno tra Chiavenna (SO) e Gravedona (CO). Per questi, ha detto l’assessore, la deroga c’è per ragioni orografiche.

I consiglieri regionali del PD Antonella Forattini e Matteo Piloni chiedono conto all’assessore Gallera: “Già alla fine del 2016 la Regione aveva annunciato la richiesta di deroga al Ministero, affinché la struttura di Casalmaggiore potesse continuare a svolgere la sua preziosa attività per il territorio e contestualmente si era impegnata anche a potenziare il presidio affinché raggiungesse gli obiettivi auspicati. E adesso, che cosa ne sarà di tante promesse? Il prossimo 9 luglio ci sarà in commissione sanità l’audizione del comitato in difesa dell’Ospedale Oglio Po: ci auguriamo che l’assessore sia presente e venga a spiegare le sue reali intenzioni”.

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