ColtivaCorti Diretti: trionfano malghe, caporalato e le scuole E non manca riflessione sul ponte
Una partecipazione importante, favorita dal buon clima, addirittura fresco dopo le 22 quando le premiazioni sono entrate nel vivo, e prima ancora dal traino della festa gastronomica del Navarolo e del Luartìs, con il menù a base di prodotti bio.
COMMESSAGGIO – Hanno vinto, nel complesso, sei opere su un totale di 23 che hanno partecipato, con tre menzioni speciali. Ma a trionfare è stato soprattutto il pubblico, con 120 persone presenti sul ponte di barche di Commessaggio, suggestivo scenario dell’ultima serata del Festival ColtivaCorti Diretti, organizzato dai Genitori Instabili, dall’associazione Il Torrazzo, dal comune di Commessaggio e dall’associazione Quadrifoglio. Una partecipazione importante, favorita dal buon clima, addirittura fresco dopo le 22 quando le premiazioni sono entrate nel vivo, e prima ancora dal traino della festa gastronomica del Navarolo e del Luartìs, con il menù a base di prodotti bio preparato dai vari volontari. Una serata fatta quasi apposta per ammirare la bellezza del paese mantovano, con la possibilità anche di visitare la mostra pittorica dell’artista bresciano Lamberto Melina.
Poi via alla gara, condotta da Matteo Uccellini e Giulia Sarzi Amadè, e ai premi per il festival dedicato alla cultura contadina: si è partiti dai lavori delle scuole col premio della giuria, intitolato alla memoria di Rosy Schiroli, andato a “Taci!”, riflessione sul contrasto tra i suoni della campagna e della tecnologia, a cura della scuola media Bertazzolo di Mantova, istituto che ha ottenuto anche il premio Corte Pagliare Verdieri con “Và pensiero”. Il premio del pubblico, in questa sezione, è andato a “In classe scherziamo ma non sul futuro” per la regia di Pierluigi Bonfatti Sabbioni.
Per quanto concerne invece i documentari il premio del pubblico parla casalese: a vincerlo è stato “Tempi strani…” di Giovanni Gardani con testo di Giuseppe Boles, riflessione sulle tempistiche lente ma “doverose” dell’agricoltura in contrasto a quelle insopportabili della burocrazia con riferimento al ponte chiuso di Casalmaggiore. Lo stesso Gardani ha poi dedicato il premio proprio ai pendolari, costretti a una grave situazione di disagio da questa chiusura. Premio della giuria a “Gli ultimi Margari” di Tino Dell’Erba, dedicato a chi vive tra le malghe con sguardo documentaristico a volte pure molto crudo e sempre verista; menzione invece per “Quel fiore nel deserto” di Salvo Pellegrino, sull’unico Museo del Thé in Italia a Raddusa, in Sicilia.
Infine i cortometraggi: qui la giuria composta da Paolo Bianchini e Paola Rota, regista e sceneggiatrice di Alveare Cinema, da Agostino Cenzato del Cinema Mignon di Mantova, Luigi Parisi, regista Mediaset, Luigi De Gennaro di Rai Educational, e Guido Rubini dei Genitori Instabili, ha premiato “La giornata”, denuncia del caporalato nelle terre del Sud, opera di Pippo Mezzapesa, con “Carne e polvere” di Antonio La Camera che ha ricevuto la menzione speciale e “Il ragazzo che parlava con gli alberi” del viadanese Luigi Gardini che ha conquistato il premio del pubblico.
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