ColtivaCorti Diretti, galà finale a Commessaggio: la grande festa del cinema contadino
Sabato sera rivedremo i primi tre classificati della categoria cortometraggi, il migliore, con giuria popolare e voto delle stesse scuole, della categoria degli istituti scolastici, e i due premiati per i documentari, da un lato il premio del pubblico e dall’altro quello della critica.
COMMESSAGGIO – Ci siamo: sarà una festa totale sabato per l’ultima serata di ColtivaCorti Diretti, il festival promosso dai Genitori Instabili, dall’associazione culturale Il Torrazzo col patrocinio del comune di Commessaggio. Non solo, infatti, verranno assegnati i tre premi più ambiti, chiudendo così la rassegna dedicata alla cultura contadina, ma vi sarà anche una componente gastronomica da non perdere.
Si terrà infatti la Festa del Navarolo, il canale che taglia in due il paese mantovano, e del luartìs, il luppolo selvatico. Poi, sempre presso il Torrazzo gonzaghesco e il vicino ponte di barche, vero fulcro nevralgico dell’iniziativa, dalle 18.30 si terrà il mojito party, mentre dalle 19.30 spazio alla cena al Torrazzo proprio a base di luartìs e prodotti bio del distretto casalasco-viadanese. Alle 22 ecco il via al concorso con la finalissima divisa in tre sezioni: cortometraggi, documentari e lavori delle scuole. Tutti i film sono già stati proiettati nelle due serate che hanno portato a questa finale, tra Sabbioneta e Commessaggio: sabato sera rivedremo i primi tre classificati della categoria cortometraggi; il migliore, con giuria popolare e voto delle stesse scuole, della categoria degli istituti scolastici; e i due premiati per i documentari, da un lato il premio del pubblico con raccolta di voti e dall’altro quello della critica.
Il miglior corto vincerà 500 euro, 300 euro a testa invece per il miglior documentario e la migliore opera scolastica, quest’ultima con pergamena dedicata a Rosy Schiroli, compianta colonna dei Genitori Instabili scomparsa due anni fa. E a proposito di premio della critica, la giuria sarà composta da Paolo Bianchini e Paola Rota, regista e sceneggiatrice di Alveare Cinema, Pietro De Gennaro di Rai Educational, Luigi Parisi regista Mediaset, Agostino Cenzato del Cinema Mignon di Mantova e Guido Rubini, regista proprio dei Genitori Instabili.
Noi abbiamo intercettato proprio Paolo Bianchini e Luigi Parisi sabato mattina sul mercato di Casalmaggiore per un parere sul valore generale di questo festival: “Torno nella Bassa che però, per me che sono romano, in realtà è Alta. E devo dire che la cultura contadina è da dove tutto parte, è il sale della vita, per questo mi ha sempre affascinato. Dunque io per conto mio premierei qualsiasi opera con un’ex-aequo per i valori che sa trasmettere” spiega Bianchini, che da anni collabora con i Genitori Instabili. Parisi è invece nella Bassa per la prima volta: “Ho esperienza di diversi Festival e spero di trovare opere interessanti, perché sono convinto che dai giovani, ma anche dai meno giovani, spesso emergano idee brillanti. Da parte mia, faccio un grosso in bocca al lupo a tutti i concorrenti”.
Giovanni Gardani