Cronaca

Un altro ponte da sistemare (ma resterà aperto): a San Daniele lavori finiti entro giugno 2019

Questo intervento servirà ad aumentare la durata della vita utile del ponte e i lavori saranno eseguiti al di sotto della carreggiata, quindi non richiederanno la chiusura della circolazione.

PARMA – Si è conclusa positivamente stamattina, presso la sede della Provincia di Parma, la seconda ed ultima seduta della Conferenza dei servizi necessaria per acquisire tutti i pareri necessari all’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento di messa in sicurezza del Ponte “Giuseppe Verdi” sul Po, lungo la strada provinciale n. 10 in località Ragazzola, nei Comuni di Polesine – Zibello nel Parmense e di San Daniele Po nel Cremonese. Se tutto andrà secondo le aspettative, entro la fine del 2018 verranno consegnati i lavori alla ditta esecutrice, che saranno conclusi entro fine giugno 2019.

Particolarmente soddisfatto dell’esito della Conferenza il Sindaco di Roccabianca Antonioli: “I lavori saranno eseguiti a ponte aperto e non vi saranno ulteriori disagi per la popolazione – afferma – e questo è particolarmente importante vista la chiusura dell’altro ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore. Un “grazie” alla Provincia di Parma, che ha portato a casa questo buon risultato per il territorio.”

“Ringrazio gli uffici della Provincia di Parma  per il lavoro svolto, teso ad accelerare al massimo le procedure – dichiara il Presidente Filippo Fritelli – Le vicende legate alle attuali difficoltà negli attraversamenti viari del Po evidenziano ancora una volta l’importanza che il ruolo delle Province venga salvaguardato, anche in futuro, potenziandone le possibilità operative, a supporto dei Comuni più piccoli.”
I lavori avranno un importo di 2,1 milioni di euro, finanziati da Provincia di Parma e Regione Emilia – Romagna, e si aggiungono a quelli già realizzati dalla Provincia di Cremona per 1,8 milioni di euro, finanziati dalla Regione Lombardia. Sono finalizzati a riaprire il ponte a doppio senso di marcia con limitazione di portata a 44 tonnellate, consentendo quindi il transito anche a bus e camion.

Alla Conferenza dei Servizi erano convocati i rappresentanti dei 19 enti coinvolti a vario titolo. Questa seconda seduta si era resa necessaria per fornire le integrazioni richieste dalla  “Struttura per la riduzione del rischio sismico” dell’Unione Terre Verdiane, la quale ha poi emesso parere favorevole. Inoltre, la Provincia di Parma ha ricevuto un ulteriore finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture di 6 milioni di euro, per un successivo intervento per il quale è già stata avviata la progettazione. Il termine fissato per l’aggiudicazione dei lavori è di 12 mesi dalla registrazione del decreto, cioè dal 28 aprile 2018. Questo intervento servirà ad aumentare la durata della vita utile del ponte e i lavori saranno eseguiti al di sotto della carreggiata, quindi non richiederanno la chiusura della circolazione.

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