La Rete prosegue nel sostegno alle famiglie casalasche, e AMURT apre a Cicognara
Al carrello sociale (la parte che si occupa di aiuti in campo alimentare) hanno avuto accesso 37 nuclei familiari, per un totale di 57 adulti, 43 minori, 7 disabili e 6 anziani
CASALMAGGIORE – Un nuovo centro AMURT a Cicognara, per la distribuzione di generi di prima necessità ai meno abbienti del viadanese e la prosecuzione di un progetto, quello de ‘La Rete’, che continua dal 2013 a sostenere le famiglie in difficoltà del casalasco, con interventi mirati in campo alimentare, sanitario e scolastico.
Va avanti la solidarietà. Qualche dato, relativo al 2017. Al carrello sociale (la parte che si occupa di aiuti in campo alimentare) hanno avuto accesso 37 nuclei familiari, per un totale di 57 adulti, 43 minori, 7 disabili e 6 anziani. Per quel che concerne il campo Sanitario sono state soddisfatte 13 domande, 5 di famiglie con minori, 5 di adulti soli e 3 di disabili. Avevano necessità di visite mediche o medicinali e alle spese ci ha pensato il Comune insieme ad AMURT. Anche dal punto di vista scolastico sono stati un buon numero i casi seguiti: dai libri ai trasporti sino agli studi universitari.
Il presidente di AMURT Paolo Bocchi ha ringraziato tutti i volontari ed i donatori, compreso Stefano Passeri, casalasco, i cui proventi della vendita del libro ‘Prima del buio’ sono andati in parte a questo progetto, e in parte all’aiuto alle fasce deboli per progetti analoghi a Parma e Viadana. 6000 euro: a tanto ammonta la cifra della donazione di Amurt, che ha dato il pretesto all’amministrazione comunale (presente l’assessore alle Pari Opportunità Sara Valentini ed ai Servizi Sociali Gianfranco Salvatore, di fare il punto sulla situazione.
“I fondi raccolti per il progetto La Rete Sociale – ha spiegato Paolo Bocchi – sono quelli raccolti durante la 24 ore di sport agli Amici del Po e la donazione dei proventi del libro di Stefano Passeri. A Parma i soldi sono andati alla mensa dei poveri di Padre Lino, mentre per Viadana c’è il progetto dell’apertura del punto di distribuzione di Cicognara. Poi c’è anche da ricordare il contributo di Fondazione Marcegaglia, che per i primi tre anni è stato di denaro, ed adesso è in generi di prima necessità.
“Una volta al mese – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Salvatore – viene dato un buono per l’acquisto di prodotti freschi come carne ed ortaggi, oltre alla distribuzione dei beni di prima necessità a lunga conservazione, per fare in modo che l’alimentazione sia bilanciata. E’ questa un’iniziativa che ha riscontrato un buon gradimento. L’accesso agli aiuti viene stabilito da una commissione in base alle necessità e all’ISEE. C’è un basso numero di anziani che accedono, e non perché non abbiano necessità, ma per una sorta di pudore. Chiediamo anche a chi sa di situazioni di grave difficoltà di segnalarcele in modo che possiamo intervenire”.
Per quanto riguarda la scuola ha parlato l’assessore Valentini: “L’impegno per la Rete è confermato anche per il 2018 – ha spiegato – In questi anni è stata ampliata la fascia dei beneficiari del contributo, dando la possibilità di accesso anche ai ragazzi che hanno frequentato la terza media, oltre a quelli delle superiori e dell’Università. I requisiti per poter aver accesso al contributo sono la residenza a Casalmaggiore da almeno 5 anni e un’ISEE non superiore ai 20 mila euro. Il contributo copre acquisto libri, tasse di iscrizione, abbonamenti, e per chi frequenta l’Università anche l’eventuale affitto. La graduatoria tiene conto della situazione reddituale ma anche del merito scolastico”.Tutta la modulistica per l’accesso a questa parte del progetto è disponibile sul sito del comune di Casalmaggiore.
Da segnalare, al momento, qualche problema nella distribuzione delle derrate a lunga conservazione, per questioni di carattere burocratico, si spera presto risolvibili. Al loro posto, e sino a che la situazione non tornerà alla normalità, il carrello viene sostituito dal buono spesa.
Nazzareno Condina