Cronaca

L'Orlando si arma di piccone, ma nessuno scende in strada: "Andremo avanti!"

"Abbiamo segnalato a tutti la vicenda, dalla polizia municipale a quella provinciale ed andremo avanti. Intanto verificheremo la regolarità di quell'accesso. Poi vediamo come va a finire"

CASALMAGGIORE – Si è presentato alle 18, come promesso, e armato di piccone Orlando Ferroni. Non c’erano le moltitudini di verdiambientalisti, di indignati dal mouse facile, di leoni da tastiera. Non c’erano le scoppiettanti voci della difesadelterritorio. C’era solo Francesca Isidori per le GEV “A cui viene impedito di fare il proprio mestiere” e due uomini della Polizia Municipale mandati per ragioni di controllo e sicurezza. Nessun altro.

“La gente parla – spiega Orlando Ferroni – poi quando si tratta di fare sul serio si vede chi c’è e chi non c’è. Il piccone? Non ho alcuna intenzione di farlo, ne ho alcuna intenzione di violare la legge. Passerei dalla parte del torto. Ma il fatto che abbiano chiuso, e con la catena, il cancello che è quasi sempre aperto mostra che qualcosa c’è”.

Orlando ha letto il verbale della Polizia Municipale redatto ieri. Verbale nel quale appare il nome (che ovviamente non diamo per questioni di rispetto delle indagini) di chi ha scavato la buca in cui poi è stato messo il sale. “Due sacchi di sale – ha proseguito Orlando – che poi si sono affrettati a ricoprire. Peccato che le foto le avessimo già fatte prima e che le abbia fatte anche la Polizia Municipale prima che chiudessero il buco”.

Chi ha scavato e chi ha dato l’ordine probabilmente non sono la stessa persona. “Questo ippocastano è un bene pubblico, che appartiene a tutti i cittadini. Nessuno può prendersi il diritto di farlo fuori. Ci avevano già provato e gli era andata male, ma gli andrà male anche questa volta. L’ufficio ambiente del comune mi ha promesso che domani mattina interverranno per vedere cosa fare”.

Sul luogo presente anche Fabio Ferroni: “Abbiamo segnalato a tutti la vicenda, dalla polizia municipale a quella provinciale ed andremo avanti. Intanto verificheremo la regolarità di quell’accesso. Poi vediamo come va a finire. Quando fu realizzata l’opera so che c’era stato qualche problema. Magari c’è ancora”.

E’ ancora Orlando a chiudere poi il discorso: “La tutela del bene pubblico parte dalle piccole cose. Se non siamo in grado, in termini di legge, di tutelare il patrimonio pubblico abbiamo già perso, e in partenza. Faremo il possibile perché questo ippocastano venga tutelato. Io l’ho visto crescere e c’è tanta vita dentro. Non ci fermiamo qui. Ringrazio la Polizia Municipale presente e chi mi ha espresso solidarietà. Ma la solidarietà da sola non serve a nulla, e lo vediamo ogni giorno sulla questione ponte: o si scende in strada e si manifesta, o tutto resta così, come sempre”.

L’ippocastano resta saldo al suo posto. Almeno per ora. Ha radici profonde e qualcuno che ha deciso che nessuno ne rimuoverà le spoglie. “Uber Ferrari mi ha detto che qualcosa si può fare e si farà. Voglio avere fiducia nell’amministrazione. Comunque adesso c’è pure l’esposto, e vedremo come andrà a finire”.

Nazzareno Condina

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