Economia

Martignana, il disavanzo ripianato entro l'anno prossimo. C'è luce in fondo al tunnel

Tre anni fa in tanti lo davano per spacciato, ma così non è stato: "E' questo che mi preme sottolineare, che alla fine e nonostante tutto si vede la luce in fondo al tunnel, dopo anni di sofferenza. Ce la stiamo facendo"

In foto da sinistra il vice sindaco Teresa Prestileo, il sindaco Alessandro Gozzi e l'assessore Fabio Piedi

MARTIGNANA PO – Ripartono i cantieri, si sblocca qualcuna delle vecchie pendenze delle imprese con il comune. 13 mila euro di ICI mai pagata recuperati dal liquidato fallimento di Corte Po e una nuova proprietà che sembra intenzionata, quel lavoro, a portarlo a termine. Il comparto edile che dà qualche segnale di ripresa, con nuove operazioni all’orizzonte ed altre che finalmente ripartono. Ma non è solo questo. Dopo tre anni in cui l’amministrazione di Martignana è finita sui giornali per vicissitudini non proprio positive, arrivano le buone notizie.

Partiamo da quelle. Nel 2016 il bilancio si chiude con 290 mila euro di disavanzo. Cifre grandi per un comune di poco più di 2000 anime. Erano in tanti a scommettere sul commissariamento. L’amministrazione guidata da Alessandro Gozzi però decide di provarci ripartendo a testa bassa e con scelte dolorose, non ultima quella di uscire dall’Unione con Gussola e Torricella per provare a farcela da sola. Nell’aprile dello scorso anno viene deliberato l’iter per la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, presentata poi il 21 giugno. Le tasse del comune sono tra le più alte della provincia e gli investimenti vengono drasticamente ridotti all’essenziale.

La domanda è inoltrata, come da prassi, al Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali – Direzione centrale della finanza locale. Viene chiesto di spalmare quel debito in 10 anni, 29 mila euro annui. Intanto, per ogni evenienza vengono accantonati 50 mila euro “Non eravamo sicuri che ce lo avrebbero accolto – ha spiegato Gozzi – per cui ci eravamo portati avanti in caso la pratica non avesse avuto esito positivo”. Nei giorni scorsi, e poco più di un anno dopo, la Corte dei Conti ha deciso, visto il parere favorevole del Ministero, di accettare la procedura di equilibrio.

Il bilancio del 2017 si chiude con un disavanzo di 140 mila euro. Nonostante questo la procedura va avanti, non viene richiesta la rinegoziazione – su consiglio degli stessi esperti – e si arriva alla deliberazione n° 163. Quella che appunto sancisce che il piano è approvato. La questione però verrà, a detta dello stesso sindaco, risolta prima. “Contiamo già entro fine 2018, o al massimo entro il bilancio 2019, di chiudere la questione. Da un paio d’anni le cose vanno meglio. Non me ne prendo i meriti, perchè ci sono stati una serie di eventi favorevoli. Ma dopo anni di sofferenza, e pur essendo ancora dentro al tunnel, vediamo la luce fuori. Siamo contenti comunque che la Corte dei Conti ed il Ministero abbiano recepito tutte le nostre istanze”.

Martignana è un comune che – nonostante la tassazione, tra le più alte dell’intera provincia – continua a registrare un trend positivo, seppur minimo: 2044 abitanti al 31 dicembre 2017, 2048 al 30 maggio. “Siamo il quarto comune del basso cremonese, dopo Casalmaggiore, Piadena e Gussola. Abbiamo mantenuto i servizi comunali, e le scuole. Martignana ha una banca, l’ufficio postale, la farmacia e il panettiere. C’è la Protezione Civile e un mondo dell’associazionismo che funziona. Ci sono comuni magari con bilanci più floridi che stanno pian piano morendo, per aver perso attività e servizi”.

Prossimi passi, la riduzione della tassazione: “Adesso si può cominciare a ragionare anche su quello, ed abbiamo ripreso a fare lavori. Opere minori naturalmente, quelle che possiamo al momento concederci, l’asfaltatura di alcune strade e l’acquisto di altre due telecamere. Abbiamo posto le basi, al centro sportivo, per la realizzazione di un bar stabile. Registriamo famiglie che si spostano da Martignana, ma altre ne arrivano. A breve, entro fine giugno, valuteremo insieme a Casalmaggiore gli esiti dell’accordo sulla condivisione di alcuni servizi, ma credo sarà un riscontro positivo. Abbiamo la fortuna di avere un volontariato che funziona e che ci dà una grossa mano”.

E’ fiero Alessandro Gozzi, ed orgoglioso. Tre anni fa in tanti lo davano per spacciato, ma così non è stato: “E’ questo che mi preme sottolineare, che alla fine e nonostante tutto si vede la luce in fondo al tunnel, dopo anni di sofferenza. Ce la stiamo facendo”.

Nazzareno Condina

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