Cronaca

"Vivere alla Grande", il docufilm sul gioco d'azzardo di Leli sbarca a Gussola

Come nelle precedenti tappe del tour, il regista Fabio Leli sarà presente alla proiezione per rispondere alle domande sul film e alle curiosità del pubblico su un tema scottante, come quello del gioco d'azzardo legalizzato.

GUSSOLA – Con un tour di proiezioni che ha toccato più di settanta località in tutta Italia, “Vivere alla Grande”, il film del giovane regista Fabio Leli, arriva per la prima volta anche nella provincia cremonese. E nel Casalasco in particolare. Il documentario sull’invasione del gioco d’azzardo in Italia, che ha avuto le prestigiose anteprime al 68° Festival del Film di Locarno e al 20° Milano Film Festival, sarà proiettato in esclusiva Mercoledì 16 Maggio alle ore 21 nella Sala Polivalente Giovanni Paolo II di Gussola.

Come nelle precedenti tappe del tour, il regista Fabio Leli sarà presente alla proiezione per rispondere alle domande sul film e alle curiosità del pubblico su un tema, come quello del gioco d’azzardo legalizzato, che sta modificando le abitudini e il modo di vivere di tanti cittadini italiani. L’evento, a ingresso gratuito, fa parte della rassegna “Il mese per dire NO al gioco d’azzardo”, organizzata dai Comuni di Casalmaggiore e Gussola, Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Avviso Pubblico e Movimento No Slot.

“Vivere alla Grande” analizza e documenta, in maniera spietata, la piaga sociale del gioco d’azzardo, il disfacimento progressivo della società italiana (famiglie, anziani e nuove generazioni), le gravi responsabilità della classe politica, il potenziale criminogeno collegato al settore, le lobby affaristiche, le patologie connesse, la pubblicità ingannevole, l’omertà dei media, le collusioni con la criminalità organizzata e la solitaria battaglia contro il gioco d’azzardo, combattuta da pochi coraggiosi.

Definito da Repubblica “una ricognizione minuziosa e mai vista prima di un problema sociale che ha molti versanti oscuri”, il film torna in Lombardia dopo le proiezioni in Trentino, Lazio, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Friuli, Campania, Toscana, Veneto, Sicilia, Piemonte e Abruzzo. Un’occasione imperdibile per porre l’attenzione su un fenomeno senza controllo che sta distruggendo tante famiglie italiane e generando diseconomia e malessere sociale.

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