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Di Maio-Salvini, tra i nodi nel Contratto di Governo anche Tibre e Cremona-Mantova

Al Pirellone, nelle ultime ore, Salvini e Di Maio hanno discusso: e il nome della nuova direttrice autostradale che, partendo da La Spezia, dovrebbe passare per Parma, Mantova e Cremona, giungendo fino all’Autobrennero, è sul tavolo.

Il governo si fa? Sì, no, forse. Anche se ora sembra esserci più ottimismo: e così tra Matteo (Salvini) e Luigi (Di Maio) ecco che prima di tutto occorre fare tornare la quadra sui temi, oltre che sui nomi. Ebbene, proprio il primo concetto tocca da vicino la nostra provincia, dal Casalasco fino a Cremona. Perché tra i punti sui quali Lega e Movimento 5 Stelle devono trovare un accordo vi è proprio quello delle strade, o autostrade in particolare. Da un lato la Tibre, acronimo di Tirreno-Brennero, che nel Casalasco aspettano (e in qualche caso criticano) da 40 anni; dall’altro l’autostrada Cremona-Mantova, osteggiata tra gli altri, ad esempio, anche da Dario Violi, candidato Governatore alle ultime Regionali in Lombardia per i 5 Stelle.

Proprio al Pirellone, nelle ultime ore, Salvini e Di Maio hanno discusso: e il nome della nuova direttrice autostradale che, partendo da La Spezia, dovrebbe passare per Parma, Mantova e Cremona, giungendo fino all’Autobrennero, è sicuramente sul tavolo. La Tibre è bloccata nel nulla, più o meno da vent’anni: a Trecasali il cantiere inizia e finisce, per andare avanti servirebbe soldi (tanti), tempo (ancora di più) e prima ancora, forse, volontà politica. Ma, come ricorda il Secolo XIX, interessato dall’infrastruttura che parte dalla Liguria, regione dove l’autorevole quotidiano viene editato, Salvini in passato si espose a favore della Tibre, che – parole sue – potrebbe collegare Parma al resto d’Europa.

Anche Tommaso Fiazza, giovane sindaco leghista di Fontevivo, sempre nel parmense, sarebbe a favore. Non così Pizzarotti, sindaco di Parma ex 5 Stelle da qualche tempo in rotta col partito di Grillo, così come il consigliere comunale pentastellato Fabrizio Savani. In generale, comunque, per capire il contrasto, basta riavvolgere il nastro al 2 dicembre, quando Luigi Di Maio, durante la visita a Casalmaggiore, bollò le grandi opere come inutili, ponendole in stridente contrasto con l’assenza di interventi e di manutenzione per quanto concerne il ponte sul Po casalese.

I 5 Stelle in genere sono assai più favorevoli alla ferrovia. E contrari, come disse Violi, alla Cremona-Mantova, che però è un tassello che potrebbe risultare fondamentale per completare la Tibre. Insomma, il patto di governo ancora non si conosce: ma già si presume – ragionando per logica – che le strade che solcano il nostro territorio provinciale possano risultare un ago della bilancia davvero significativo…

Giovanni Gardani

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