Cavatorta presidente, Bongiovanni vice: l'ambito sperimentale Oglio Po è pronto
Non mancava, dopo quello di sabato a Casalmaggiore, un sit in per il mantenimento del Punto Nascite da parte di genitori del comprensorio fuori dal palazzo comunale di Viadana, poco prima dell’inizio della riunione.
VIADANA – L’ambito sanitario sperimentale del Casalasco-Viadanese è pronto finalmente a partire: con oltre un anno di ritardo, va detto, ma infine ci siamo. Anche perché il rinvio è generale e, in fin dei conti, quello dell’Oglio Po è il primo ambito a costituirsi tra i sei previsti in regione, di cui cinque ancora in attesa. Il passaggio di lunedì pomeriggio a Viadana, alla presenza anche dei direttori generali delle due Asst Camillo Rossi per Cremona e Luca Stucchi per Mantova, ha chiarito alcuni passaggi formali e burocratici necessari al via. La fase sperimentale, che ufficialmente scadrà a fine 2018, dovrebbe poi essere prorogata. A livello formale, Giovanni Cavatorta, sindaco di Viadana, è stato nominato dai trenta sindaci di comprensorio, che rappresentano 86mila abitanti, come presidente all’interno dell’assemblea dell’ambito, organo che servirà per fare il punto della situazione e restare sempre aggiornati su progressi o eventuali problematiche del distretto. Il suo vice è Filippo Bongiovanni, sindaco di Casalmaggiore.
Lo stesso Cavatorta ha ringraziato i colleghi primi cittadini per la fiducia. “Vorrei però essere un loro portavoce più che un presidente – ha detto il sindaco di Viadana -. Sono onorato di rappresentare un territorio omogeneo che cerca con coraggio di riprendersi la giusta autonomia, grazie alle opportunità offerte della riforma sanitaria regionale, almeno nel campo socio sanitario, che aveva un tempo. Ciò può essere la base di partenza, una presa di coscienza per ambire a maggior coesione e condivisione in altri campi e settori. Noi ci metteremo tutto il nostro impegno. Come amministratori vogliamo dimostrare come sia decisa la volontà politica di accompagnare e indirizzare le scelte programmatorie di Ats e le decisioni delle due Asst sul territorio. I primi dati di fatto si vedono già, penso alla definizione coordinata delle due delibere Asst che definiscono i confini dell’Ambito a seguito della nostra prima assemblea, la definizione del budget in linea con i costi storici degli anni precedenti che dimostrano come gli investimenti sul territorio ci siano”.
“Non nascondo – ha poi sottolineato Cavatorta – che il mio sarà un compito molto arduo ma con l’aiuto degli altri sindaci e amministrazioni, in primis Casalmaggiore, l’altro pilastro dell’Ambito, sono convinto che potremo dire la nostra. Avremo difficoltà ulteriori rispetto a un normale ambito, va detto: siamo due distretti diversi, afferenti a due Asst diverse che devono quindi fondersi fattivamente, approdare a un piano di zona unico, fondere i due consorzi che gestiscono i servizi alla persona e che hanno nature non omogenee, individuare dinamiche condivise e partecipate. Dovremo concentrarci sui Pot di Viadana e Bozzolo i quali stanno procedendo e di cui sto monitorando i passi su quello viadanese, lavorare per l’ospedale Oglio Po. Sono allo stesso tempo però un’insieme di sfide stimolanti. Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta. Noi ci mettiamo in gioco come amministratori, Viadana in primis come comune più grande e rappresentativo. Con l’assemblea di oggi e le decisioni prese credo abbiamo dato una buona prima iniziale risposta, per la riuscita della complessa ma stimolante riforma regionale declinata nei suoi risvolti locali. Andiamo quindi avanti consci del lavoro difficile da fare e pronti a ricevere aiuto e collaborazione dal territorio e dai cittadini. Desidero infine ringraziare le dirigenze di Ats e delle due Asst per le disponibilità finora dimostrate, convinto che miglioreremo sempre più mia collaborazione”.
L’incontro è stato preceduto, nei giorni scorsi, da un altro atto formale, il decreto 59 del 2018, che ha chiarito come nell’ambito sperimentale rientrino tutti i comuni del comprensorio, nessuno escluso, e ha stanziato 10 milioni di euro, da parte delle Asst di Mantova e di Cremona, per servizi territoriali inseriti in autonomia all’interno dell’ambito. Tra le novità, il fatto che ora le delibere tra Mantova e Cremona saranno allineate, e che l’Oglio Po non avrà spese aggiuntive. Inoltre sono stati posti obiettivi a livello di Servizi Sociali, raffrontando quanto già fatto in materia sia a Viadana che a Casalmaggiore dai rispettivi consorzi. Si è anche parlato di Piano di zona e qualche rassicurazione è arrivata sul Punto Nascite. A tal proposito non mancava, dopo quello di sabato a Casalmaggiore, un sit in per il mantenimento del Punto Nascite stesso da parte di genitori del comprensorio fuori dal palazzo comunale di Viadana, poco prima dell’inizio della riunione tra sindaci.
Giovanni Gardani