Cronaca

Punto Nascite, partecipato flash mob sotto il comune e messaggio: "Non deve chiudere"

Ultimamente sono giunte rassicurazioni dall’Asst di Cremona, che ha spiegato che questo non chiuderà nemmeno nei mesi estivi. Tuttavia il fatto che i bandi promossi per cercare nuovi medici siano andati a vuoto non fa ben sperare.

Foto Mangoni

CASALMAGGIORE – Hanno protestato – con un flash mob organizzato nei giorni scorsi in silenzio, non annunciato pubblicamente e per questo risultato a sorpresa – perché il mantenimento del Punto Nascite dell’ospedale Oglio Po venga garantito. A farlo sono stati alcuni genitori che da poco hanno festeggiato la gioia di avere un figlio, oppure chi genitore – a giudicare dal pancione – lo diventerà tra poche settimane o giorni.

Il tutto è accaduto a Casalmaggiore sabato mattina durante il mercato settimanale, approfittando dunque della piazza Garibaldi più affollata del solito. Non solo: sempre sabato a Casalmaggiore era infatti in programma, in sala consiliare del comune, un importante incontro sulla questione dei disservizi della tratta ferroviaria Brescia-Parma, con la partecipazione prevista di diversi sindaci della zona Casalasca: un modo insomma per aver un buon megafono sia sotto i portici del comune sia in piazza Turati e per dare voce con ancora più forza alla protesta. Il flash mob si è svolto, come avviene in questi casi, in modo pacifico e passando da alcuni messaggi indirizzati al mondo politico, e a Regione Lombardia in particolare, affinché venga compresa quanto sia fondamentale mantenere un Punto Nascite a Casalmaggiore. I messaggi più forti sono stati rivolti al direttore generale dell’Asst Camillo Rossi (“stipendio d’oro, trova una soluzione”) e anche ai sindaci del territorio, ai quali è stato riservato un eloquente “sveglia!”.

Ultimamente sono giunte rassicurazioni dall’Asst di Cremona, che ha spiegato che questo non chiuderà nemmeno nei mesi estivi, come era stato paventato. Tuttavia la carenza di personale e il fatto che i bandi sin qui promossi per cercare nuovi medici siano andati a vuoto non fanno ben sperare. La palla nel 2019 passerà a Regione Lombardia: la giunta Maroni concesse, assieme allo Stato, la deroga nonostante la quota di 500 parti non raggiunta; la giunta Fontana deciderà di mantenere questa deroga oppure sul Punto Nascite, che ha perso molto appeal sulla sponda parmense a causa della chiusura del ponte, verrà messa la parola fine? Con la seconda ipotesi l’immagine del passeggino vuoto, ricorrente nei cartelli del flash mob, sarà triste ma purtroppo veritiera e significativa…

Giovanni Gardani

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