Oglio Po, accesso ai disabili, la direzione: "Qualcosa si può fare". Ecco cosa
E' di qualche giorno fa la risposta alla lamentela di una donna con problemi di accesso che avevamo riportato la settimana scorsa. Il testo della risposta lo riportiamo in maniera integrale
CASALMAGGIORE – L’ospedale è nato così. Una struttura che non facilita certamente l’accesso ai disabili, accompagnati o meno. L’architettura del tempo non aveva ancora sviluppato – come avverrà in seguito – una sensibilità particolare a favore dei disabili. E meno ancora ne aveva la politica.
Questo però nulla toglie alla disponibilità di chi l’ospedale lo dirige, e che a conoscenza della problematica, cerca comunque di favorire l’accesso in ogni modo possibile. La salita non si può ripianare. Ma comunque, qualcosa si può fare e viene fatto.
E’ di qualche giorno fa la risposta alla lamentela di una donna con problemi di accesso che avevamo riportato la settimana scorsa. Il testo della risposta lo riportiamo in maniera integrale.
“Siamo dispiaciuti per quanto riportato nell’articolo “Gli invalidi hanno difficoltà ad entrare, è possibile fare qualcosa in più per loro?”, pubblicato il 29 aprile scorso dalla vostra testata.
Consapevoli di alcune difficoltà di accesso dovute alla conformazione architettonica e strutturale dell’Ospedale Oglio Po, desideriamo precisare che esistono due percorsi alternativi alla rampa di ingresso principale.
Per le persone disabili con accompagnatore l’accesso più comodo e funzionale è dal Pronto Soccorso. Per le persone con disabilità non accompagnate – che devono recarsi di frequente in ospedale per motivi di cura – è possibile chiedere il permesso (direttamente al coordinatore del reparto/servizio) per parcheggiare nelle aree interne al perimetro ospedaliero e fruire di un percorso facilitato.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (dal lunedì al venerdì, orario 9.00-13.00/14.00-16.00; Tel. 0375 281552; urp.op@asst-cremona.it)”.
Nazzareno Condina