Bando Nazionale, comuni virtuosi esclusi. Sarasini non ci sta e scrive a Roma e Milano
"Come possiamo farci promotori di ulteriori sacrifici quando le assegnazioni di finanziamenti sembrano premiare chi sperpera e mal gestisce? Tali circostanze diseducative incentivano la gestione dispendiosa e poco accorta delle risorse pubbliche".
COMMESSAGGIO – Bandi che premiano amministrazioni poco virtuose, tradendo invece il buon lavoro di chi ha gestito al meglio le proprie risorse. Il sindaco di Commessaggio Alessandro Sarasini scrive al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai vertici di Regione Lombardia, all’Anci regionale e agli onorevoli di riferimento Annalisa Baroni, Andrea Dara e Matteo Colaninno, in merito ai finanziamenti per la messa in sicurezza di opere pubbliche e territorio. In particolare Sarasini, che sostiene nella missiva di farsi interprete del pensiero anche di altri amministratori, esprime rammarico per i criteri con i quali sono stati assegnati i finanziamenti dal bando in oggetto.
“Balza subito all’occhio – scrive Sarasini – che i 146 progetti premiati sono riferibili ad amministrazioni che, pare, abbiano mal gestito le proprie risorse, per di più poco rispettose dei tanti vincoli che lo Stato impone. In classifica sono davanti coloro che hanno un rapporto tra avanzo di amministrazione ed entrate finali caratterizzato da un disavanzo quasi del 200%, quindi poco virtuosi”.
“L’erogazione di finanziamenti del bilancio dello Stato per un totale di 850 milioni di euro nel triennio 2018-2020 – sottolinea il sindaco di Commessaggio – è stata effettuata a favore di comuni che non hanno beneficiato del precedente bando “periferie”, dal quale sono stati esclusi tutti i comuni lombardi, notoriamente più virtuosi. Hanno invece beneficiato del bando amministrazioni con i conti ampiamente in rosso e che soprattutto vivono di trasferimenti di risorse dai nostri piccoli ma virtuosi comuni, spesso ingessati da vincoli al limite della ragione e del buon senso. Come possiamo, dunque, farci promotori di ulteriori sacrifici quando le assegnazioni di finanziamenti sembrano premiare chi sperpera e mal gestisce? Tali circostanze diseducative incentivano la gestione dispendiosa e poco accorta delle risorse pubbliche. Per questo chiediamo ai soggetti competenti di introdurre rimedi e correttivi”.
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