Cronaca

"Avevamo ventanni": a Canneto mostra sulla Grande Guerra [FOTOGALLERY]

Realizzata dall'Aemoc con l'ex Amministrazione Comunale rimarrà aperta fino al 20 maggio al Museo Civico. Esposti anche oggetti appartenuti a Don Primo Mazzolari, tenente e cappellano negli alpini durante la Grande Guerra.

il vice presidente AEMOC Luigi Lombardi con le medaglie dei suoi nonni

CANNETO SULL’OGLIO – “Avevamo ventanni”. E’ questo il titolo della Mostra sulla Prima Guerra Mondiale (e per alcuni tratti anche sulla Seconda) allestita fino al 20 maggio nella Galleria del Museo Civico di Piazza Gramsci a Canneto.Un’esposizione piccola ma ben articolata, organizzata a suo tempo dall’Associazione Ecomuseo Valli Oglio Chiese in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata da Raffaella Zecchina e ispirata anche dal centenario della fine della “Grande Guerra” che ricorre a novembre, oltre che dalle recenti celebrazioni del 25 aprile.

Due i percorsi che si uniscono all’interno del Galleria del Museo Civico. Uno prettamente fotografico e l’altro dedicato ai cimeli. Per quel che riguarda il primo, si tratta di scatti, prevalentemente in bianco e nero, del fotografo bresciano, natio di Orzinuovi ma ora a Chiari, Cesare Mor Stabilini. Immagini dedicate per lo più ai reduci e ai luoghi della memoria di entrambe le Guerre Mondiali che si trovano numerosi nella nostra penisola. Tra questi un pannello è dedicato anche al monumento di Dragoncello di Poggio Rusco che ricorda il sacrificio dei paracadutisti italiani che hanno perso la vita nell’aprile del 45 nell’operazione Herring. La passione con cui è stata allestita la mostra si ritrova anche e soprattutto nel percorso espositivo riguardante i cimeli. La maggior parte degli oggetti proviene dalla collezione privata di Doriano Vezzosi di Casalmaggiore. Al centro dell’esposizione, una branda. Alle sue spalle una bicicletta utilizzata dai bersaglieri e datata 1938. E quindi le teche, contenenti reperti bellici di ogni tipo. Da resti di bombe, bossoli e granate, ai vari elmetti, caschi e copricapi utilizzati dai militari, gavette, borracce, fino alle cartoline e alle lettere che i soldati spedivano ai familiari, ad una tromba della prima guerra mondiale, ciaspole, scarponi, coperte, bandiere, lanterne, fibbie e cinturoni e molte medaglie. Tra gli oggetti più interessanti esposti, alcuni appartenuti a don Primo Mazzolari durante il periodo in cui fu tenente cappellano degli alpini nella prima guerra mondiale e donati per l’occasione dalla Fondazione omonima. La passione con cui l’esposizione è stata allestita la si coglie nelle parole del vice presidente dell’AEMOC Luigi Lombardi (foto sotto) che con orgoglio mostra la teca con le medaglie dei due nonni, Angiolino Crotti e Luigi Lombardi.

“Mio nonno Luigi, da cui ho preso il nome, era un Ardito – spiega -. Era nel corpo speciale del Regio Esercito Italiano nella Prima Guerra Mondiale. Si distinse per coraggio e valore. Fece parte dell’eroica Terza Armata, quella denominata Invitta. E vede questa – indica con il dito appoggiato sul vetro – con la croce smaltata bianca e la scritta Terza Armata. Ecco questa è sicuramente un pezzo raro”.  La mostra è visitabile, salvo diverse prenotazioni delle scolaresche, nei fine settimana con i seguenti orari: il sabato dalle 15 alle 19 e la domenica dalle 12.30 e il pomeriggio dalle 15 alle 19. L’ingresso alla sola mostra “Avevamo ventanni” è gratuito. L’esposizione potrebbe essere seguita a novembre da una nuova mostra, organizzata questa volta dalla Pro Loco sulla Grande Guerra. Maria Luisa Rancati

 

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