Ponte, Ferroni: "Serve un piano di emergenza infrastrutture. La Regione se ne faccia carico"
"Serve una diversa visione delle cose, non farsi poi trovare impreparati così come è stato in questo caso. Chiederemo a Regione Lombardia di studiare la questione e farsene eventualmente carico"
CASALMAGGIORE – Un piano di emergenza infrastrutture. Così come esiste un piano di emergenza neve. Perché la situazione è seria, e va affrontata in maniera diversa. E’ un appello quello che lancia Orlando Ferroni, dopo qualche settimana di silenzio dovuto ad impegni pressanti di lavoro. Sì, perché il silenzio non è una delle virtù che gli appartengono.
Esiste già un sistema simile in paesi come il Belgio. Una task force, con una ditta – scelta con un bando – a cui affidare un incarico in caso di emergenza. Per poter intervenire nell’immediato, saltando alcuni dei tempi burocratici: “Ditte come la Janson Bridging – spiega Orlando Ferroni – già lo fanno in paesi come il Belgio. Lo stato chiede un impegno immediato in caso di emergenza, e la ditta che ha la capacità di affrontarlo vince il bando quando ancora non serve. Se poi dovesse servire, può intervenire immediatamente”.
“Sappiamo quali sono le condizioni delle infrastrutture sull’asta del Po, è inutile che ci nascondiamo – prosegue il consigliere comunale di Casalmaggiore – Casalmaggiore verrà incerottato, i lavori, anche se non ve lo dicono, finiranno se tutto va bene a fine 2019 e non garantiranno nulla perché sono gli stessi tecnici a dire che non possono garantire niente su quanto durerà l’intervento. Viadana, sollecitato com’é, avrà presto dei problemi e San Daniele i suoi problemi ce li ha già. Serve una diversa visione delle cose, non farsi poi trovare impreparati così come è stato in questo caso. Chiederemo a Regione Lombardia di studiare la questione e farsene eventualmente carico”.
“L’intervento che sta avanzando è sbagliato – prosegue Ferroni – e non lo dico io, che sono un veterinario, ma lo dicono tanti tecnici competenti in materia. E, dovesse andare qualcosa storto e il ponte dovesse chiudere dopo poco tempo, come già annunciato mesi fa, qualcuno ne sarà chiamato a rispondere perché si spendono soldi pubblici nella consapevolezza che il ponte potrebbe richiudere di fronte a nuovi problemi. Un morto resta un morto, anche se lo incerotti, e lo sanno tutti, compreso chi si è fatto carico dell’intervento. Ricordo che a Colorno, di fronte a specifica domanda, nessuno dei tecnici è stato in grado di dire quanto questo intervento durerà”.
“Bisogna guardare a quello che fanno gli altri paesi – aggiunge il consigliere – e prendere le giuste decisioni. Visto che in Italia funziona che per fare un intervento devono passare mesi, se non anni, si accellerino i tempi quando non serve. Avessimo avuto una struttura simile, alla chiusura si sarebbe subito proceduto con un intervento come quello del ponte provvisorio ed adesso, probabilmente, avremmo già l’infrastruttura di emergenza. Bisogna guardare avanti, prevedere che le cose possano succedere, perché le infrastrutture invecchiano, muoiono e prima o poi chiudono, così come è stato a Casalmaggiore. Chiederò al consigliere in Regione, che sarà a Casalmaggiore quanto prima, di farsi carico della proposta, se fattibile. E’ una sorta di assicurazione”.
Non ha mollato Orlando Ferroni, neppure sul ponte provvisorio: “Quel che è importante è che non bisogna farsi trovare impreparati nell’eventualità di una chiusura successiva alla riapertura. Non possiamo permetterci di sperare che tutto vada bene, così come fanno in tanti, perché tanto il problema non riguarda loro direttamente. La gente sta pagando e continua a pagare un prezzo altissimo all’incapacità della politica di essere lungimirante. A 8 mesi dalla chiusura del ponte, tanto per dire, non si è mosso ancora nulla per l’eventuale ponte nuovo, non si è fatto neppure il primo passo in questo senso. Ho come la sensazione che alla fine tutto questo sia funzionale ad un ponte, magari autostradale, magari quello della TiBre, che sarebbe per noi l’ennesima beffa. Spero non sia così”.
Nazzareno Condina