Spettacolo

Jazz Day, anche la settima edizione non si smentisce e fa centro tra qualità e passione

Anche Casalmaggiore al Teatro Comunale ha celebrato il Jazz Day: una serata divertente e coinvolgente ripercorrendo le origini di questa corrente giunta da New Orleans e capace di scrivere pagine mitiche. GUARDA IL SERVIZIO DEL TG DI CREMONA 1

CASALMAGGIORE – Un po’ storia, un po’ divertimento, tanta cultura. Un po’ musica e, per larghi tratti, un gruppo di amici. Dai professionisti e dai grandi nomi, come Mauro Negri e Clemente Favagossa per esempio, a chi il jazz lo ama per passione, da amatore, per così dire, senza però fare mai mancare la qualità. Marco Paterlini tira subito il fil Rouge della serata e della storia. Poi si comincia…

La settima edizione del Casalmaggiore Jazz Day, promosso da Andrea Acquaroni in collaborazione con la società musicale Estudiantina e diverse aziende che hanno fatto da sponsor, oltre al Teatro Comunale che ha ospitato, ha fatto centro ancora una volta. Per la qualità proposta e per il numero di persone che hanno assiepato la struttura di via Cairoli. L’ingresso era a offerta libera, la partecipazione dei musicisti a titolo gratuito (il piacere di suonare in compagnia è sempre la miglior moneta) e i proventi raccolti sono serviti a finanziare progetti dell’Estudiantina per promuovere la musica nelle scuole. Per questo è stata ancora più significativa la comunione di intenti tra i quaranta musicisti che si sono presentati a Casalmaggiore arrivando da Cremona, Mantova, Parma e Modena e, riuniti in varie formazioni, hanno dato vita a uno show basato sulla storia dei grandi classici del jazz e della musica mondiale. Come Moon River.

O come i brani che hanno dato il via a questa splendida favola su pentagramma, mantenuta viva dalla giornata promossa dall’Unesco nel 2012. La scaletta scandisce Tiger Rag, My Way di Frank Sinatra, New York New York di Liza Minelli, The Bridge e Tu vuò fà l’Americano, con l’accompagnamento vocale e tutti gli strumenti in campo, dai fiati alle corde alle percussioni alle tastiere. Intanto in Fastassa il servizio bar preparato dal Barbis con deejay al seguito ha fatto il resto, completando una serata davvero riuscita.

Giovanni Gardani

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