Cronaca

La messa del Vescovo Napolioni all'impianto Navarolo di San Matteo per i lavoratori

Il Consorzio di Bonifica Navarolo ha accolto la proposta dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale del lavoro e ha spalancato le porte degli storici ambienti in cui sono installati i grandi impianti di sollevamento acque. FOTOGALLERY

Testo e foto dal sito della Diocesi di Cremona

SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE (VIADANA) – Un ruvido tavolo da falegname per altare, l’immagine di San Giuseppe e del Figlio Gesù collocati su uno dei quattro enormi motori che fornivano energia elettrica agli impianti che nei decenni hanno governato le acque e garantito prosperità: una location davvero suggestiva per la Messa presieduta dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni a San Matteo delle Chiaviche, martedì 1° maggio, memoria di San Giuseppe lavoratore, festa dei lavoratori.

Il Consorzio di Bonifica Navarolo ha accolto la proposta dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale  del lavoro e ha spalancato le porte degli storici ambienti in cui sono installati i grandi impianti di sollevamento acque che regolano i livelli della fitta canalizzazione idrica delle zone tra l’Oglio e il Po. Un’opera di grande rilievo, frutto dell’ingegno e di tanto umile lavoro, che ha trasformato l’ambiente con intelligente rispetto e lungimiranza, consentendo la fecondità della terra e la prevenzione dei pericoli legati ad un equilibrio idraulico delicatissimo.

A fare gli onori di casa il Presidente del Consorzio Guglielmo Belletti, il Direttore Generale Marco Ferraresi, il Consigliere regionale commissione agricoltura Antonella Forattini. Erano presenti anche Giovanni Cavatorta, Sindaco del Comune di Viadana,  il vicesindaco di Casalmaggiore Giovanni Giuseppe Leoni, la Parlamentare mantovana Annalisa Baroni, insieme ai vertici locali delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito e a parecchi sindaci dei Comuni limitrofi, tra i quali anche il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.

Il Vescovo, prima della celebrazione, ha voluto visitare  e benedire la struttura che gestisce le chiuse e i sistemi di pompaggio che fanno superare alle acque meteoriche  il dislivello che le separa dalla quota del fiume Oglio, ricevendo in dono la fotografia che documenta la visita agli impianti del suo predecessore mons. Cazzani, nel 1940. La Messa solenne, guidata dal servizio liturgico del parroco di San Matteo delle Chiaviche, don Angelo Maffioletti, ha quindi raccolto tutti i presenti. Salutando mons. Napolioni il Presidente Belletti ha affermato: “A fronte del nostro lavoro contro un’acqua che invade e corrompe, vi è il lavoro per un’acqua buona, un’acqua che è fonte di vita. E’ l’acqua che il Consorzio solleva e distribuisce a favore dell’agricoltura e che consente, attraverso il lavoro della terra, di fornire alle genti il bene primario degli alimenti”. E ha concluso: “Su questi canali è passata la storia delle nostre genti, la storia del loro lavoro e del loro spirito di sacrificio”.

Con il Vescovo hanno concelebrato l Vicario  episcopale per la pastorale don Gianpaolo Maccagni, il Vicario Zonale della Zona 5 don Davide Barili e diversi confratelli sacerdoti. una celebrazione partecipata con viva attenzione da una numerosa assemblea e sostenuta dall’apprezzato servizio del maestro Donato Morselli, direttore del coro dell’Unità pastorale Rivarolo del Re – Cividale – Spineda. Nell’omelia il Vescovo ha affrontato sinteticamente i temi della qualità e dignità del lavoro, riprendendo le indicazioni emerse nell’ultima Settimana sociale dei cattolici italiani celebrata a Cagliari nel 2017.

Al termine Sante Mussetola, responsabile dell’Ufficio diocesano, ha ringraziato per la grande ospitalità che il Consorzio ha voluto riservare alla celebrazione diocesana del 1 maggio, ricordando come don Primo Mazzolari, in anni di acceso conflitto ideologico post bellico, abbia più volte celebrato la stessa festa. Proprio in questa propaggine lontana della Diocesi. A tutti i volontari e le volontarie della parrocchia di San Matteo ha quindi espresso, a nome dei presenti, la riconoscenza per la cura dedicata ad una giornata di festa e di preghiera di cui in futuro fare memoria.

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