Discesa dell'Adige, da quattro in tre (più Gengis). 85 km di gioia e di fatica
Stamattina si è lasciato l’Adige e si è entrati in laguna, è previsto di superare Chioggia. Gengis rassicura che lo spirito è alto, che la sera sono parecchio stanchi ma che una buona cena e un bel sonno li riconsegna alle loro canoe
Consueta telefonata di aggiornamento con Gengis: anche la quarta tappa è andata e più che bene , 85 km percorsi. Paolo ci lascia l’abituale diario
“Legnano – Cavanella lV tappa. Tutti concordi che non serve forzare la mano, siamo ampiamente nei tempi e nel percorso. Così partiamo da Legnano dopo aver salutato il presidente del canoa club locale che, cortesemente, grazie alle entrature di Arcangelo Pirovano Todeschini, viene a salutarci. Partenza col botto, Tiziano Rossini sulla Agatino Mannino, Roberto Dall’asta ed io sulla 5,50. Al primo ponte acqua mossa che mette subito in crisi le 5,50, poi si prosegue, siamo in tre, Luca, è rientrato per motivi di lavoro. Acqua abbastanza tranquilla e fiume controllabile, possiamo proseguire in tre appaiati senza problemi di rapide, che sono un lontano ricordo. L’unico problema è l’assoluta assenza di sbarchi, tanto dobbiamo percorrere un tratto breve… A mezzogiorno potremmo dire che siamo quasi a metà, ma è presto e non siamo ancora stanchi. Proseguiamo ancora un pochino e, a forza di proseguire, in un attimo arriviamo a Cavanella, abbiamo percorso ben 85 chilometri di fiume. Una esagerazione.. siamo enormemente felici dell’obiettivo raggiunto. I particolari domani, ora troppo stanchi”
Stamattina si è lasciato l’Adige e si è entrati in laguna, è previsto di superare Chioggia. Gengis rassicura che lo spirito è alto, che la sera sono parecchio stanchi ma che una buona cena e un bel sonno li riconsegna alle loro canoe, la mattina dopo, come nuovi. E intanto son passati 5 giorni e domani… ultima tappa.
Giovanna Anversa