Voltini: “A Cremona nei contratti con Italatte solo i nostri soci sono tutelati dalla delega a Coldiretti”
"Dalla Libera Agricoltori, invece, parte l’invito ai soci perché ognuno si cerchi un avvocato"
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“Coldiretti intende rappresentare fino in fondo le proprie aziende anche in ambito economico. Proprio per questo due anni fa – scrive l’associazione – nella predisposizione del cosiddetto “pacchetto latte”, Coldiretti suggerì al Ministero di introdurre – accanto all’obbligo di contratti scritti della durata minima di 12 mesi nei rapporti di fornitura – anche la possibilità che le Organizzazioni Professionali Agricole potessero rappresentare i propri associati con le industrie in sede di trattativa per il prezzo ma anche di fronte ai magistrati nel caso scoppiasse una vera e propria guerra giudiziaria con le aziende di trasformazione.
“Proprio per questo – commenta Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona – subito dopo l’entrata in vigore del provvedimento, poco più di un anno fa, Coldiretti ha ricevuto delega scritta dai propri soci anche per la trattativa e la sottoscrizione dei contratti con il gruppo Italatte. In virtù di tale mandato, ora Coldiretti ha trasmesso una formale diffida ad Italatte, intimando il rispetto degli accordi in vigore e diffidando il gruppo dal contattare direttamente le singole aziende per modificare unilateralmente il prezzo alla stalla con variazioni al ribasso rispetto all’accordo-quadro firmato da Coldiretti. Siamo anche pronti a rappresentare i nostri soci di fronte ai magistrati, nel caso scoppiasse una vera e propria guerra giudiziaria con le aziende di trasformazione. L’invito che faccio ai nostri soci, a tutti quelli che ci hanno dato delega, è quello di non assumere alcuna iniziativa e di non rispondere alle lettere di Italatte”.
“Sempre a Cremona – scrive Coldiretti – la Libera Associazione Agricoltori suggerisce invece alle proprie aziende di avviare e di affrontare individualmente un contenzioso legale contro la multinazionale francese, visto che pure la class-action ipotizzata da qualcuno sembra una strada piuttosto improbabile”.
“Anche in questo caso – conclude il Direttore di Coldiretti Cremona Mauro Donda – si misura la differenza tra un’Organizzazione come la nostra, che si assume fino in fondo la responsabilità di rappresentare e tutelare le proprie aziende firmando i contratti e di altre che si sono semplicemente defilate ed ora consigliano ai propri soci di cercarsi un legale, oltretutto a proprie spese. Prevedo che nei prossimi giorni, anche in casa Libera, partirà la raccolta dei mandati per poter firmare i contratti di fornitura con l’industria. Meglio tardi che mai”.