Cronaca

Devicenzi verso il Cammino di Francesco. Allenamento e voglia di nuove conoscenze

25 km al giorno, tra saliscendi anche impegnativi. 6 o 7 ore di percorso. Francesco d'Assisi l'aveva percorsa su due gambe, Andrea da Martignana lo farà su una gamba sola. E senza porsi mete fisse. "Dove arrivo arrivo - ci spiega Andrea Devicenzi - e mi fermo"

MARTIGNANA PO -“Allenamento in Riva al Grande Fiume Po. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i piccoli e piccole che quando mi incontrano mi dicono – ti sei fatto male ad un piede? -“. C’è tutto Andrea, ed il suo sorriso carico di ottimismo in quel che il campione di Martignana scriveva qualche giorno fa sul suo profilo facebook.

25 km al giorno, tra saliscendi anche impegnativi. 6 o 7 ore di percorso. Francesco d’Assisi l’aveva percorsa su due gambe, Andrea da Martignana lo farà su una gamba sola. E senza porsi mete fisse. “Dove arrivo arrivo – ci spiega Andrea Devicenzi – e mi fermo. Avrei potuto farla in maniera diversa, in tenda o in albergo. Ma voglio vivere la realtà degli ostelli che si incontrano per strada, vedere ed incontrare persone che come me amano camminare. E’ questo che mi spinge a non fare nessuna prenotazione. Quando avevo visionato il percorso sulla carta, avevo cominciato a fissare tappe in paesi importanti sul percorso. Poi capitava che ci fossero giornate da 16 km, ed altre da 35, e non andava bene”.

Andrea da Martignana è una macchina. In questi giorni sta rodando il suo fisico in maniera intensa. Vuole arrivare pronto al Cammino di San Francesco, che partirà l’8 settembre prossimo e si chiuderà dopo 25 giorni, a Roma. Ci mostra le mani, si stanno abituando anche loro alla fatica. Perché reggere il peso del corpo su due stampelle non è semplicissimo, anche se lui lo fa apparire come una cosa normale: “Mi sto allenando bene – spiega – e ce la posso fare. Sto facendo un allenamento specifico”.

A seguirlo ci sarà un camper con i suoi effetti personali. A bordo l’amico Stradiotti ed un blogger che seguirà l’impresa passo dopo passo, narrandola. Ma non sarà l’unica cosa interessante per seguire l’impresa. Pochi giorni fa il campione di Martignana ha acquistato un drone di quelli di ultima generazione, leggeri. In grado di seguire l’iniziativa, molto probabilmente lo porterà con se: “Il microfono e il cellulare per la trasmissione li avrò con me, farà la diretta. Dobbiamo vedere bene come fare, ma è in grado di seguirmi senza troppi comandi”.

Se qualcuno vorrà condividere qualche tappa è il benvenuto: ma che nessuno pensi che con due gambe sarà facile stargli a fianco. Ci vorrà una buona dose di allenamento. Sarà, come sempre ma forse ancor più degli altri, un viaggio alla scoperta di se stessi e di altre vite. E lo porterà a termine, nessuno e niente lo ferma. Con la solita energia che lo accompagna che è frutto di intensi allenamenti e di programmazione. Sarà un viaggio in Italia anche per promuovere la sua terra, la sua nazione. Avrebbe potuto scegliere il più rinomato cammino di Santiago de Compostela, ma non sarebbe stato Andrea Devicenzi. A lui piace fare qualcosa di diverso e di nuovo, qualcosa che nessuno ha mai tentato prima.

La sfida è anche questa: un continuo mettersi in gioco, affrontare le difficoltà senza grossi punti di riferimento né precedenti che possano aiutarlo in scelte semplici perché già fatte da altri. Una sfida da superare. E’ la metafora della vita stessa e di quel che ci pone di fronte: qualunque barriera può essere valicata se ci si crede davvero.

E lui, in fatto di crederci davvero, ha pochi rivali.

Nazzareno Condina

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