San Martino dall'Argine rischia di perdere una classe della scuola Infanzia. Renoldi attacca
"È una normativa assurda - spiega Renoldi - così viene negato un sacrosanto diritto fondamentale, cioè quello di un genitore di scegliere dove mandare il proprio figlio a scuola, ed è vergognoso".
SAN MARTINO DALL’ARGINE – Arriva direttamente dal Sindaco l’allarme per una delle due sezioni della Scuola dell’Infanzia. Quest’anno il numero potenziale degli iscritti è di 36 (di cui 3 anticipatari che però non possono essere conteggiati tra gli iscritti, quindi per il Provveditorato sono 33). La legge dice che per avere due sezioni servono almeno 36 bambini iscritti, ma dice anche che una sezione sola può avere al massimo 30 bambini. Tra i 30 e i 36 si viene quindi a creare una situazione di vuoto normativo e alcuni bambini dovranno essere spostati di forza in un’altra Scuola dell’Infanzia (Bozzolo? Cividale?).
Ne parla il sindaco Alessio Renoldi: “Abbiamo scoperto di questa situazione solo qualche giorno fa, quando è stato negato lo spostamento ad una mamma che voleva portare il proprio figlio dalla Materna di Bozzolo a quella di San Martino. Abbiamo quindi immediatamente chiamato la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Bozzolo e poi abbiamo chiesto un incontro al Provveditorato. In quella sede ci è stato comunicato ufficialmente che non è prevista la seconda sezione della Scuola dell’Infanzia di San Martino e che di conseguenza alcuni bambini dovranno essere forzatamente “spediti” in un altro plesso”.
“È una normativa assurda – spiega Renoldi – così viene negato un sacrosanto diritto fondamentale, cioè quello di un genitore di scegliere dove mandare il proprio figlio a scuola, ed è vergognoso. Questo, oltre a comportare la perdita di un’insegnante e di una collaboratrice scolastica (bidella), comporta anche una perdita economica rilevante per il Comune. Avere 5-6 bambini in meno perché vengono spostati d’imperio altrove implica meno entrate per le iscrizioni, per la mensa, per i servizi scolastici etc.. Ma le spese per noi sono sempre quelle: gestione, riscaldamento, luce, cuoca etc.. Per una piccola Scuola come la nostra è un danno economico esorbitante, che si aggira sui 10.000 Euro all’anno. Chi li rimborsa al Comune? Il Provveditorato o il MIUR? Abbiamo fatto tanti sforzi per rilanciare la Scuola dell’Infanzia, offriamo servizi scolastici unici, che non ci sono in altri paesi, ma le legge dei numeri e dei paraocchi ha il sopravvento sul buonsenso”.
“A San Martino dall’Argine si è fatta la storia della Scuola Italiana – sottolinea Renoldi – . Nel 1834, proprio qui, il grande pedagogista Ferrante Aporti fondò la prima scuola infantile dei borghi rurali di tutta Italia. E oggi, con delle leggi assurde e con la complicità di funzionari pubblici che non sanno prendersi le proprie responsabilità, vogliono chiudere una sezione della nostra Materna. Su questo problema faremo le barricate. Già domani scriveremo al MIUR e al suo ufficio regionale. Faremo tutto quanto possibile per evitare questo schiaffo al paese”.
redazione@oglioponews.it