Canneto, anche Pierino Cervi si stacca dalla maggioranza Si unisce al Gruppo Misto
L'ex sindaco ha protocollato sabato il suo passaggio al gruppo con Minoglia e Fasciglione.
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CANNETO SULL’OGLIO – La tregua è durata giusto il tempo di Pasqua. A meno di due settimane dall’ultimo consiglio comunale è arrivata quella che potrebbe essere la vera svolta nelle vicende politiche del paese. Pierino Cervi si è staccato dalla maggioranza dopo un anno e mezzo di dissapori. Cervi ha protocollato sabato in Comune il suo passaggio al Gruppo Misto con Minoglia e Fasciglione. Le motivazioni rimandano a quanto già l’ex sindaco aveva già sottolineato a settembre. I punti di vista tra lui, Raffaella Zecchina e la sua Giunta sono diventati ormai inconciliabili. La spaccatura nella gruppo di Vivi Canneto in Consiglio è così completata. In disaccordo con la compagine amministrativa fin dal 2016, dai tempi dell’ingresso in Giunta dell’Assessore alla Comunicazione Attilio Facconi, aveva disertato per mesi i consigli (sempre assente giustificato) e quando vi era tornato lo scorso autunno, non aveva usato mezzi termini per dire ciò che pensava. Della situazione che aveva sopportato in silenzio, della strategia comunicativa, degli atteggiamenti dell’ex segretario comunale e delle dimissioni varie all’interno della maggioranza. Ovvero dell’ex vicesindaco Angelo Appiani, dall’ex assessore Barbara Alberini, ai consiglieri Pierpaolo Appiani, Gianpietro Barozzi e Luciana Nicoli. All’ultimo Consiglio quello che ha visto il dietro front sulla polizia locale e nel quale si è parlato anche della nuova scuola primaria il cui progetto originario è frutto della sua precedente amministrazione, Cervi non c’era. Sul perché abbia deciso solo ora di unirsi al Gruppo Misto, l’ex sindaco dalla lunga esperienza politica, risponde con un mezzo sorriso e comprensibile amarezza: “A un bambino capriccioso e indisciplinato prima lo si riprende con indulgenza, poi magari lo si sgrida. In ultima istanza si può anche arrivare ad un benevolo scappellotto. Restandogli tuttavia sempre vicino e cercando comunque di sostenerlo e di fargli comprendere che sta sbagliando. Ad un certo punto però arriva il momento che lui si assuma le sue responsabilità e subisca i risultati prodotti dai suoi comportamenti. E’ l’inevitabile passaggio all’età adulta. E’ la vita”. E quella politica di Raffaella Zecchina e della sua Giunta, che fin qui ha tamponato in un modo o nell’altro, ogni falla, ora si complica a dismisura.
MLR