Cronaca

Allarme armi in Lombardia. E le Gev casalesi scovano cassetta di sicurezza con armi rubate

La cassetta di sicurezza conteneva una rastrelliera adibita a ospitare armi, ovviamente sparite: l’episodio diventa particolarmente significativo alla luce delle ultime dichiarazioni del Procuratore Pier Luigi Maria Dell’Osso.

RONCADELLO (CASALMAGGIORE) – Una cassetta di sicurezza forzata, aperta e abbandonata in mezzo all’erba in una capezzagna tra le frazioni di Roncadello e Casalbellotto in zona Nucleo Oratorio. A ritrovarla, durante uno dei controlli settimanali, le Guardie Ecologiche Volontarie di Casalmaggiore, che hanno poi segnalato il fatto ai Carabinieri e alle forze dell’ordine. L’oggetto è quasi certamente stato rubato durante un furto in appartamento, ma non risulterebbero ruberie di questo tipo nella zona del comprensorio Oglio Po: non si esclude dunque che il furto sia stato compiuto nella zona mantovana oppure nella bassa reggiana, territorio di confine rispetto alla zona di Roncadello e Viadana.

La cassetta di sicurezza conteneva una rastrelliera adibita a ospitare armi, ovviamente sparite: l’episodio diventa particolarmente significativo alla luce delle ultime dichiarazioni del Procuratore Pier Luigi Maria Dell’Osso dopo le ultime sparatorie costate la vita a quattro persone tra Brescia e Bergamo: “In Lombardia girano troppe armi”. Le armi rubate dalla cassetta di sicurezza potrebbero essere utilizzate per eventuali rapine o colpi a mano armata o, nel caso “migliore”, essere rivendute al mercato nero delle armi. Una notizia, dunque, molto attuale.

Va detto che le Guardie Ecologiche Volontarie hanno poi provato a intercettare, come spiega il reggente Massimo Mori, i colpevoli o qualcuno che in qualche modo fosse collegato al furto, piazzando in mezzo al verde una videotrappola, ottenuta in dotazione dall’inizio dell’anno in corso. Nulla da fare: la cassetta di sicurezza, infatti, è sparita ma chi l’ha asportata dal luogo in cui era stata abbandonata è riuscito a entrare da un’altra strada laterale, sfuggendo così all’occhio della videotrappola, che ha potuto filmare solo ombre in lontananza, non identificabili. Chiunque sia stato, anche qualora avesse agito in buona fede magari per liberare la zona da quel rifiuto ingombrante, rischia una segnalazione per omessa denuncia.

Giovanni Gardani

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