Pomponesco, il professor Ferrini attacca Baruffaldi per il taglio in via Roma "Vergognatevi!"
Voglio solo pensare che Lei o chi, all’interno del Comune, aveva il potere autorizzativo per tale intervento, abbia peccato di ignoranza o non abbia verificato di che tipo di taglio si trattasse
POMPONESCO – Di certo non se l’aspettava tanta notorietà il sindaco Pino Baruffaldi, per un taglio ‘radicale’ effettuato in via Roma. Ma di quella notorietà ne avrebbe volentieri fatto a meno. A mettere sotto accusa l’intervento effettuato il professor Francesco Ferrini, docente di Arboricoltura e Presidente della Scuola di Agraria dell’Università di Firenze. Un intervento da esperto, durissimo, quello del docente che gestisce su facebook un gruppo, – Arboricoltura Urbana-Arboriculture and Urban Forestry di Francesco Ferrini -.
“Egr. Sig. Sindaco – scrive il professor Ferrini – Le scrivo in relazione alle foto pubblicate su un social network raffiguranti un intervento di taglio di un filare alberato posto in Via Roma nel Comune da Lei presieduto. Le foto sono state postate il 1 Aprile e, perciò, ho pensato che un burlone si fosse divertito con Photoshop a fare il classico “pesce”. Purtroppo così non è, e non posso non manifestare il mio sbigottimento di fronte a un intervento che non esito a definire “massacro ambientale”. Voglio solo pensare che Lei o chi, all’interno del Comune, aveva il potere autorizzativo per tale intervento, abbia peccato di ignoranza o non abbia verificato di che tipo di taglio si trattasse, perché quanto effettuato si prefigura con un vero proprio crimine contro l’ambiente e mi auguro che qualcuno dei Suoi concittadini si renda conto del danno ambientale ed erariale perpetrato ai danni della comunità. Se l’intervento è stato, invece, fatto intenzionalmente, invito i suoi concittadini a sporgere denuncia contro l’Amministrazione da Lei diretta perché non solo è stato sprecato denaro in un intervento la cui necessità è tutta da verificare, ma è stato anche procurato un danno irreparabile in termini di riduzione dei benefici prodotti dall’alberatura e si sono poste le basi per futuri problemi strutturali causati dalle lesioni prodotte dallo scellerato taglio.
Sinceramente rimango esterrefatto da come la nostra stessa fonte di vita venga puntualmente devastata da interventi che manifestano non solo un’abissale incompetenza, ma anche un senso estetico e un amore per la natura praticamente nulli. Pongo allora a Lei le domande che Altman ci pone nel suo libro “Sacred Trees”: “Quando ogni mattina usciamo di casa, quanti di noi vedono effettivamente gli alberi con il proprio cuore? Quanti sono consapevoli della loro bellezza, grazia e potenza? Se divenissimo consapevoli dei tanti doni che riceviamo da essi durante la nostra vita quotidiana, noi cominceremmo a sentire gratitudine e rispetto per essi ed apriremmo la porta del nostro cuore per una effettiva comunione con loro”.
È evidente che né Lei, né i tecnici del Comune che Lei presiede vi siete posti queste due domande e non siete affatto consapevoli dei benefici degli alberi, altrimenti non avreste fatto quello che avete fatto. Vergognatevi”.
Inutile dire che il post su facebook è diventato virale nel giro di poco tempo. Ed ha scatenato discussioni tra i – pochi – sostenitori dell’intervento e i molti che invece hanno sostenuto le parole dell’esperto in materia. Altri cittadini invece hanno difeso le scelte dell’amministrazione sul gruppo ‘sei di Pomponesco se…’. Inutile dire che chi si intende della materia ha criticato un taglio così radicale.
“Io – scrive Ferrini in risposta ad uno degli interventi – mi occupo di piante e quello che è stato fatto è un massacro. Sul fatto che le piante si riprendono, non è vero. Ci vorranno 7-10 anni almeno per ripristinare una chioma degna di essere chiamata con questo nome (ma che non sarà mai come prima), ma il tronco sarà completamente cavo ed esporrà la pianta al pericolo di crollo con rischio per i cittadini”.
redazione@oglioponews.it