Alpini del 2° '92 Trento: i commilitoni si ritrovano 25 anni dopo il congedo
L'input a ritrovarsi è partito dal comprensorio Oglio Po. La comitiva poi si è spostata nel cremasco per il saluto a due commilitoni prematuramente scomparsi. Domenica 15 aprile ad Asola saranno alla festa della locale sezione alpini
Di nuovo riuniti dopo quel periodo di “naja” che da ragazzi li ha trasformati in “alpini”. Non una “carrambata” ma un raduno fortemente voluto a 25 anni dal congedo, dai commilitoni del 2° 92 Trento. Un appuntamento che ha regalato una giornata di gioia a tutti coloro che non si vedevano da un quarto di secolo e che ha preso il via dall’iniziativa di alcuni alpini di quel gruppo residenti nel nostro comprensorio. Tra questi Massimo Ottolini di Solarolo Rainerio, già direttore sportivo del Piadena Volley, che forte della sua esperienza di organizzatore di “trasferte” ed eventi “di squadra” ha raccolto l’assist del commilitone Michele Previato, originario di Rivarolo Mantovano ma residente a Canneto sull’Oglio e di Mirco Assandri, originario di Piadena ma residente a Drizzona. Nonchè lo spunto di Guido Sgarbi, nato a Volta Mantovana ma residente a Goito, amministratore del primo gruppo whatsapp dei commilitoni che poi è diventata la “base” di ritrovo per tutti i partecipanti all’iniziativa
“Gli anni passati non ero riuscito a conciliare gli impegni con il fatto di ritrovarmi con alcuni di loro – spiega Ottolini – ma questa volta mi sono detto che non potevo perdere l’occasione e volevo coinvolgere più amici possibile di quell’indimenticabile periodo alla caserma Pizzolato di Trento. Conservavo nel portafoglio l’elenco dei congedanti di allora, ma dopo 25 anni come potete immaginare, più che sgualcito, era praticamente distrutto. Tanti nomi non si leggevano nemmeno più, ma con l’aiuto anche dei social e di altri volonterosi amici, l’originario gruppo whatsapp dei commilitoni 2° 92 Trento si è allargato piano piano. A tutt’oggi conta 76 elementi su 119”. In realtà purtroppo, il numero totale si è ridotto a 117 per la prematura scomparsa di due ragazzi cremaschi. Il mese scorso la ricerca si è concretizzata: ecco la tanto attesa rimpatriata per festeggiare i 25 anni esatti dal congedo.
Il ritrovo per la zona mantovana è stato Canneto. Da qui il gruppo si è mosso per radunare i casalaschi e altri commilitoni della zona a Pessina Cremonese. Quindi la “carovana” di auto fino a Izano, dove ad attenderli hanno trovato i commilitoni cremaschi e altri provenienti dalla Lombardia, dal Trentino e dal Veneto ma anche da altre zone d’Italia. C’è chi è arrivato addirittura dalla Sicilia per non mancare l’appuntamento. Abbracci, pacche sulle spalle, risate, per far tornare indietro, se non capelli e muscoli, almeno lo spirito, l’umanità e il senso di appartenenza che avevano caratterizzato la “naja” a Trento. L’inossidabilità di questi valori sono stati testimoniati dal voler iniziare la giornata con il ricordo ai due commilitoni prematuramente scomparsi. Al cimitero di Izano il gruppo, con il cappello alpino in testa, ha reso omaggio a Cesare Cavallanti e al cimitero di San Bernardino di Crema per il saluto a Cristian Poletti, scomparso nel 1996.In tutte e due i casi sono stati depositati fiori e ascoltato con commozione, insieme ai famigliari dei due ragazzi, il “silenzio” suonato dalla Elisa Maron, figlia di Massimo Maron di Ostiano.
Dopo la visita ai cimiteri, il gruppo si è spostato all’agriturismo “Il Piccolo Brolo” di Crema per il pranzo già predisposto dal commilitone Luca Peletti. Qui sono scattati i ringraziamenti per tutti quelli che hanno partecipato, muovendosi da diverse parti del nord italia, con un grazie particolare ad un “cuore alpino” che è arrivato addirittura dalla Sicilia, dove si è trasferito nel corso degli anni da busto Arsizio, suo paese d’origine. Ora il gruppo si organizza per il raduno degli alpini che si terrà proprio a Trento a maggio. Massimo Ottolini e gli altri, più che mai galvanizzati, sono pronti alla trasferta, sperando di allargare ancora di più il gruppo. E anzi, visto che domenica 15 aprile ad Asola ci sarà la festa della locale sezione degli alpini, molti di loro si stanno già preparando per sfilare, indossare di nuovo con orgoglio il loro inconfondibile cappello e sfoderare la proverbiale dose di allegria.
MLR