Cultura

Sarmede come il Vho: la mostra internazionale di illustrazioni per l'infanzia al Museo Diotti

La mostra, come hanno spiegato Roberta Ronda per il settore Cultura del comune e Fabio Toninelli, presidente dell’associazione Tapirulan, analizza anno dopo anno lo sviluppo dell’illustrazione per l’infanzia.

CASALMAGGIORE – Forse non è casuale che la mostra “Le immagini della fantasia” sia giunta proprio al Museo Diotti. Perché Casalmaggiore non è distante dal Vho di Piadena, dove crebbe la lezione pedagogica di Mario Lodi. E perché la celebre mostra internazionale di illustrazione per l’Infanzia, qui trapiantata in una piccola ma significativa parte, da 35 anni è il più importante appuntamento mondiale sul tema e si svolge a Sarmede, in provincia di Treviso, paesino sperduto che ricorda proprio un po’ il Vho.

Sabato pomeriggio la mostra è stata inaugurata, introdotta dapprima dalle parole dell’assessore alla Cultura Pamela Carena, che ha rivelato l’intreccio che sta dietro il colpaccio: “L’associazione Tapirulan di Cremona, che collabora con Sarmede da anni e cura il catalogo della esposizione, ha suggerito di portare la mostra proprio a Casalmaggiore”. L’edizione numero 35 si riferisce al 2017 perché l’evento in provincia di Treviso è durata da ottobre scorso a gennaio, per poi iniziare il tour in tutta Italia. Al Diotti, in sala Rossari, resterà fino al 1° maggio: racchiude ed espone tavole originali e libri di 31 diversi artisti internazionali con forte prevalenza del Giappone, perché proprio lo stato del Sol Levante è stato scelto come Paese ospite nella 35esima edizione. Autore invece al quale è dedicata una sezione è l’illustratore Philip Giordano, molto giovane ma già affermato. Proprio a queste due sezioni è riservata una parte speciale anche al Diotti.

La mostra, come hanno spiegato Roberta Ronda per il settore Cultura del comune e Fabio Toninelli, presidente dell’associazione Tapirulan, analizza anno dopo anno lo sviluppo dell’illustrazione per l’infanzia. Per questo i libri presenti a Casalmaggiore sono quelli editi nel 2017 o al massimo nel 2016. L’esposizione internazionale partì da un’idea del genio boemo Stepan Zavrel, che dopo l’esperienza del campo profughi a Trieste e gli studi a Roma dal 1968 al 1999, anno della morte, ha vissuto a Sarmede. Qui ha dato vita a una scuola che negli anni ha formato alcuni tra i più grandi illustratori mondiali. “Ricordo – ha detto Ronda – di avere avuto a che fare con opere di Zavrel già tra anni ’70 e ’80 (la prima esposizione risale al 1982, ndr), in quanto a quell’epoca lavoravo come bibliotecaria. Anche per questo sono davvero contenta che Casalmaggiore possa ospitare questo evento”. Per dare l’idea dell’importanza di Zavrel per Sarmede basti pensare che il municipio del piccolo comune veneto è una sorta di Casa della Fantasia con decorazioni che ricordano il lavoro di Zavrel stesso. La mostra al Diotti, curata da Monica Monachesi, è frutto pure di una collaborazione con la biblioteca Mortara di Casalmaggiore, dove alcune copie di questi libri per bambini si possono trovare e prendere in prestito.

Da ricordare poi l’album illustrato che racchiude, nella sua 13esima edizione, otto autori scelti con otto diverse fiabe, considerate le più azzeccate, molte delle quali come detto in arrivo dal Giappone, per aiutare i più piccoli a respirare culture diverse. La mostra, aperta a tutti e che ospita varie tecniche (dal disegno digitale, alle tempere, agli acquerelli, ai fumetti), nelle domeniche d’aprile si concentrerà soprattutto sui giovanissimi, ai quali saranno riservate visite animate.

Giovanni Gardani

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