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Martignana respira: recupero di 150mila euro in un anno Ora ne restano 141mila

Per il rientro definitivo dal debito il comune di Martignana ha ora due strade: o il piano decennale di riequilibrio, qualora venga approvato da Ministero e Corte dei Conti, oppure un recupero in tre anni (ne restano due).

MARTIGNANA DI PO – Il comune di Martignana risale faticosamente la china: lo fa con tempi probabilmente più rapidi del previsto, che lasciano ben sperare l’amministrazione Gozzi, che comunque precisa di fare sempre affidamento sul Piano decennale che Ministero e Corte dei Conti dovrebbero approvare nelle prossime settimane. In quel modo il comune avrebbe a disposizione, appunto, dieci anni per rientrare dallo sbilancio che ha rischiato di mandare in seria crisi l’ente amministrativo casalasco.

Sul bilancio si sono concentrate le principali polemiche e i principali interventi in questi anni ma oggi il recupero, in un solo anno, è stato superiore al 50%. Spieghiamoci meglio: il comune chiuse il rendiconto, o bilancio consuntivo del 2016, approvato però come sempre accade nel 2017, dunque dodici mesi fa, con un rosso di 290.217,79 euro. Un anno solare dopo lo sbilancio è di 141.635,45 euro, con un recupero dunque cospicuo di oltre la metà del debito, come ha chiarito il bilancio consuntivo 2017 approvato mercoledì scorso. “Siamo stati costretti a scelte dolorose – ha preciso Alessandro Gozzi – come ad esempio l’aumento delle aliquota, ma i risultati sono positivi e ci fanno ben sperare”.

L’altro segnale incoraggiante sta nel saldo di cassa, che per la prima volta dopo anni è molto positivo con un attivo di 89.708,92 euro per la precisione. Non solo: la Corte del Po, il cantiere oggetto di fallimento qualche anno fa, ha trovato un acquirente, un imprenditore edile egiziano che già si è presentato all’amministrazione e che, dopo avere comprato la zona per 325mila euro, il 70% in meno circa rispetto alla richiesta in prima istanza, inizierà i lavori, completando il quartiere residenziale e pagando i relativi oneri di urbanizzazione, che sarebbero ovviamente grasso che cola per le casse comunali.

Per il rientro definitivo dal debito il comune di Martignana ha ora due strade: o il piano decennale di riequilibrio, qualora venga approvato da Ministero e Corte dei Conti, oppure un recupero in tre anni (ne restano due), che appariva impossibile soltanto dodici mesi fa ma che oggi, visto il passo e visto che già 150mila euro sono rientrati, non sembra più soltanto un sogno. Intanto, a margine ma non troppo, ecco un’altra buona notizia da Casalasca Servizi: la raccolta differenziata migliora in percentuale, mentre la Tari da un paio di anni mostra cifre, che i contribuenti devono pagare, in diminuzione.

Giovanni Gardani

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