Book Crossing casalese, presto realtà e già si pensa a postazioni nelle frazioni
Casalmaggiore, e da qualche anno, ha una piccola postazione di book crossing in via Baldesio. E' pensata e fatta per i bambini, viene gestita e sistemata da privati, c'è lo spazio per sedersi, colorare e per sognare.
CASALMAGGIORE – Lo chiamano book crossing, è già realtà in altre città italiane. Praticamente funziona così: uno va, si guarda i libri che ci sono e se ce un libro che gli piace lo prende su e se lo porta a casa. Meglio ancora se, mentre ne porta uno magari ne lascia un altro a disposizione. Non è una biblioteca, non serve registrarsi, non è necessario essere parte di qualcosa: basta aver voglia di leggere, e aver voglia di scoprire qualcosa di nuovo nelle parole su carta.
Tutti in casa hanno libri che hanno già letto, o che non leggeranno mai. Non sono testi inutili, nessun libro lo è: solo testi già letti, già vissuti da chi li ha attraversati che attendono altri occhi ed altre mani, o solo testi che qualcun altro potrebbe vivere. Casalmaggiore, e da qualche anno, ha una piccola postazione di book crossing in via Baldesio. E’ pensata e fatta per i bambini, viene gestita e sistemata da privati, c’è lo spazio per sedersi, colorare e per sognare.
Ma i sogni, si sa, son contagiosi. Il comitato Slow Town, in collaborazione con la Biblioteca Comunale e l’avallo dell’Amministrazione Comunale, inaugurerà la ‘casetta del book crossing’ questa primavera nel parco di via Italia. Fa parte del progetto Casalmaggiore 2.0 e non sarà solo per bambini. Grazie ad un rilevante disimpegno della biblioteca stessa (libri doppi, o in archivio da tempo) e a qualche importante donazione la disposizione si è arricchita tanto da far pensare di espandere le iniziative ad altre vie della città e soprattutto alle frazioni.
Saranno i passi successivi: i libri già ci sono, si sta studiando come dislocarli: scaffalature e necessario verranno realizzate con legno di recupero da parte di Daniele Fortunati e di qualche altro volontario, e si studierà come espandere l’iniziativa, magari cercando negli stessi paesi qualcuno che possa dare un’occhiata al tutto, così come già avviene in via Baldesio. Esistono le biblioteche, è vero, ma il servizio è diverso. E’ pure un modo per rimettere in circolo libri destinati al macero o, nel migliore dei casi, al dimenticatoio ed un servizio che – quando sarà attivo nelle frazioni – consentirà anche a chi non vive in centro di andarsi a prendere un libro per farsi una buona lettura.
Il book crossing verrà realizzato senza gravare sulle casse comunali: questo l’intento di chi al progetto sta lavorando. In fondo non serve un investimento iniziale: basta uno spazio messo a disposizione e qualcuno che magari possa prendersene cura ricevendo le donazioni di libri ed eliminando, di tanto in tanto, quelli più deteriorati. Un servizio in più, ed assolutamente gratuito, per i cittadini che saranno loro stessi ad alimentare la catena dei testi a disposizione. Una città migliore – questo almeno negli intenti del comitato slow town – è anche quella dove si legge di più. A partire dai bambini, ma non solo per loro.
Intanto in biblioteca è stata sistemata una cesta, una culla in vimini, per chiunque volesse donare libri per i più piccoli da mettere in circolo con questo sistema. ‘Rimetti in circolo la lettura’ si chiama l’iniziativa, portata avanti dalla biblioteca, Comitato Slow Town, da ‘La città dei Bambini’ e dall’amministrazione comunale. “In tanti hanno libri in casa, chi non ne ha?” spiega Santina Maldotti “Noi raccogliamo i libri per i più piccoli, ma anche se ve ne fossero per i più grandi li raccogliamo lo stesso. Siamo stati coinvolti volentieri in questa iniziativa ed è importante per noi”. Non solo per la biblioteca stessa, ma anche per il sistema bibliotecario cremonese casalasco, come ci dice la stessa Santina: “Nell’ultima riunione si è parlato di una postazione di book crossing nel parco del liceo, vedremo come realizzarlo”.
Chiunque avesse libri dunque è il benvenuto. Si può ancora sperare di accendere un qualche sorriso, in qualche bimbo e in qualche adulto, anche così. Almeno questa è la speranza. Diffondere la cultura e la lettura: un buon comune si qualifica e si rigenera anche così.
Nazzareno Condina