Il San Giuseppe ripescato dopo la piena e riportato alla "sua" Lentigione
"L’evento della fuoriuscita del fiume Enza ha generato una situazione di difficoltà pratica e psicologica – ha detto il parroco don Evandro Ghirardi -; la gente è ancora scossa e fatica a riprendersi, e questo ritrovamento consegna speranza".
MANTOVA – Missione compiuta. A Palazzo Bianchi, alla presenza del vescovo di Mantova mons. Gianmarco Busca, la statua di San Giuseppe ripescata dagli allevatori Simone Minelli e Angelo Bonini nelle acque del Po è stata consegnata a don Evandro Ghirardi, parroco di Lentigione e Brescello. Ad accompagnare i due associati di Coldiretti Mantova c’era il direttore della Federazione provinciale, Erminia Comencini. A mons. Busca e a don Ghirardi Coldiretti Mantova ha consegnato due cesti con i prodotti del territorio: formaggio Parmigiano Reggiano, vino, uova e mostarde.
La statua di San Giuseppe, alta circa 50 centimetri, era stata ripescata dalle acque del Grande Fiume all’altezza di Villa Saviola la mattina del 13 marzo scorso da Minelli e Bonini, produttori di latte con la passione comune per il Po e la pesca. Sorpresi del ritrovamento, avevano annunciato la volontà di donare la statua al vescovo di Mantova. Su Facebook era stato don Evandro Ghirardi, parroco di Lentigione e Brescello, a rivendicarne la proprietà parrocchiale, raccontando che la statua di San Giuseppe era stata travolta dalle acque del fiume Enza, affluente del Po, lo scorso mese di dicembre e che non era stata più ritrovata. Martedì sera, con un pizzico di emozione per il miracolo del ritrovamento della statua, la consegna con la benedizione del vescovo di Mantova, mons. Busca.
Don Evandro Ghirardi ha evidenziato l’importanza del ritrovamento della statua. “Un segno importante per i parrocchiani e per i cittadini di Lentigione, perché l’evento della fuoriuscita del fiume Enza ha generato una situazione di difficoltà pratica e psicologica – ha detto -; la gente è ancora molto scossa e fatica a riprendersi, e questo ritrovamento consegna un po’ di speranza”. Da parte sua, il vescovo Busca ha riferito che pregherà per le comunità di Lentigione, Brescello e Boretto.
Tra gli allevatori protagonisti vi è Simone Minelli, 49 anni, che gestisce un’azienda agricola di 100 ettari coltivati a erba medica, frumento e soia e 250 bovine di razza Frisona in stalla; produce circa 15.000 quintali di latte all’anno, conferiti alla Latteria Gonfo per la produzione di Parmigiano Reggiano. È socio della Gonfo anche Angelo Bonini, 53 anni. Coltiva 20 ettari a erba medica, mais e frumento e alleva 60 capi di razza Frisona, per la produzione di 1.800 quintali di latte all’anno, destinato a Parmigiano Reggiano.
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