Politica

Consiglio comunale di Canneto: Arienti e Ficicchia preannunciano la loro assenza

"Inutile partecipare ad un consiglio ormai esautorato, le cui votazioni vengono ignorate sistematicamente - scrivono in un comunicato congiunto e l'ordine del giorno contiene infantili provocazioni"

CANNETO SULL’OGLIO – A due mesi dall’ultima seduta, torna domani sera, martedì 27 marzo, alle 21,  il Consiglio Comunale. I punti all’ordine del giorno sono diciassette, le defezioni annunciate due. Sono quelle dei consiglieri di minoranza, Nicolò Ficicchia e Massimo Arienti di Canneto in testa e Canneto sei tu. “Considerato il fatto che a tutt’oggi il Sindaco può ancora contare su una maggioranza relativa all’interno del consiglio comunale (7 consiglieri su 13), che il consigliere Minoglia del Gruppo Misto ha più di una volta già espresso la proprio volontà di votare il bilancio a favore per accordi “prerottura”, e che quindi la nostra assenza non potrebbe compromettere un’eventuale caduta dell’Amministrazione Zecchina, abbiamo deciso di astenerci dal presenziare ad un consiglio comunale nei fatti ormai esautorato – hanno scritto in un comunicato congiunto  – . All’ordine del giorno sono invero presenti una serie di infantili provocazioni che non siamo intenzionati a raccogliere. Prima tra tutte quella del recesso dalla convenzione di polizia locale. Si afferma infatti che la mozione da noi presentata fosse solamente la parte politica dell’iter consigliare, che, a quanto riferisce il primo cittadino, deve essere ratificata da un atto amministrativo, quale il recesso proposto. A nostro avviso, tutto ciò pare più che altro un voler rigiocare una partita annullando la prima semplicemente perché la si è persa. Senza contare le tempistiche! Se si trattava realmente di una semplice formalità, perché rimandarla così a lungo? Ad ogni modo – proseguono – se è vero che Sindaco e Giunta reputano questo punto all’ordine del giorno come una pura ratifica di una decisione politica già presa democraticamente dal consiglio, ci aspettiamo che il recesso venga votato all’unanimità da tutti i presenti. Al contrario sarebbe confermata la nostra teoria dell’inutilità di partecipare ad un consiglio comunale di cui sistematicamente vengono ignorate le votazioni. Per quanto ci riguarda la legislatura Zecchina è giunta al termine – concludono – tra l’altro lasciando alle sue spalle un vero e proprio campo di battaglia pieno di odi scaduti ormai in volgari offese personali e criticità amministrative. Ci auguriamo infine – concludono Massimo Arienti e Nicolò Ficicchia – che anche le altre forze politiche trovino al più presto la volontà di coordinarsi con noi e il coraggio di staccare la spina, togliendo in tal modo i cittadini e il paese da questa drammatica situazione socio-politica”.

MLR

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