Testamento biologico, mozione di CNC e Listone affinché venga istituito il registro in anagrafe
Al Consiglio Comunale si chiede l’istituzione presso l’ufficio anagrafe dell’apposito registro ove ogni cittadino possa esplicitare il propio consenso alle cure in caso di malattie fortemente invalidanti o che abbiano bisogno di macchine per trattamenti permanenti

CASALMAGGIORE – Testamento Biologico, anche Casalmaggiore avrà il suo registro. Quantomeno questa è l’intenzione dei promotori della mozione che verrà messa in discussione nel prossimo Consiglio Comunale, a firma de Il Listone (Alessandro Rosa e Giovanni Vitolo) e CNC (Pierluigi Pasotto, Calogero Tascarella e Mirca Papetti).
Al Consiglio Comunale si chiede l’istituzione presso l’ufficio anagrafe dell’apposito registro ove ogni cittadino possa esplicitare il propio consenso alle cure in caso di malattie fortemente invalidanti o che abbiano bisogno di macchine per trattamenti permanenti.
Questo il testo: “I gruppi consiliari ‘Il Listone – la comunità che dialoga’ & ‘Casalmaggiore la nostra Casa’, considerato che la legge sul Testamento Biologico (L.219/2017) – DAT approvata il 14 dicembre 2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2018, è in vigore dal 31 gennaio 2018; con l’espressione “Disposizione anticipata di trattamento” (detta anche Testamento Biologico) si fa riferimento ad un atto con il quale una persona (dichiarante, testatore), qualora dovesse trovarsi in condizione di incapacità ed impossibilità ad esprimere il proprio diritto ad acconsentire o non acconsentire alle cure sanitarie proposte dai medici, per effetto di malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti o di malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali e che impediscano una normale vita di relazione o di uno stato permanente di incoscienza (quali coma o persistente stato vegetativo) dispone anticipatamente, in condizioni di lucidità mentale e in totale libertà di scelta, di essere o di non essere sottoposto a trattamenti terapeutici o di sostegno; l’articolo 13 della Costituzione sancisce che “la libertà personale è inviolabile”; l’articolo 2 della Costituzione affermando che “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” sancisce il principio della centralità e della autonomia della persona umana ed implica quindi il rispetto e la tutela della sua volontà e delle sue aspirazioni; l’articolo 32 comma 2 della Costituzione tutela la salute come diritto fondamentale stabilendo che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.?Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”; considerato altresì che nella Convenzione sui Diritti Umani e la Biomedicina (c.d. Convenzione di Oviedo) del 4 Aprile 1997, ratificata dall’Italia con la L.145/2001, all’art.9 prevede che “devono essere presi in considerazione i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non sia in grado di esprimere la sua volontà”; nella Giurisprudenza formatasi in materia (fra tutte: Cassazione Civile sentenza n.21748 del 2007), si riconosce la possibilità di formare un Testamento Biologico predisponendo un atto che permette di esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione sui trattamenti sanitari di fine vita, nell’eventualità in cui si dovesse trovare nell’incapacità di esprimere il proprio consenso; chiedono l’istituzione presso il Comune di Casalmaggiore del “Registro delle Dichiarazioni anticipate di volontà per i trattamenti sanitari”; di dare mandato al Sindaco o alla Giunta affinché siano prese tutte le iniziative di comunicazione necessarie per informare compiutamente i cittadini dell’istituzione del Registro in oggetto”.
Nazzareno Condina