Politica

Canneto: il sindaco Zecchina gioca la carta della conferenza dei capigruppo

Due di quelli della minoranza fanno già sapere che lunedì sera non andranno. Gli altri due lasciano spiragli aperti alla loro partecipazione. E' la stretta finale prima del consiglio comunale in cui si discuterà il bilancio

CANNETO SULL’OGLIO – E’ ormai conto alla rovescia per la convocazione del Consiglio comunale che entro fine marzo dovrà discutere il bilancio. Passaggio cruciale di ogni Amministrazione, tanto più per quella guidata da Raffaella Zecchina che ha già perso vari pezzi per strada, è già andata “sotto” nello scorso consiglio e che nei giorni scorsi ha subito, senza ancora replicare, le pesanti dichiarazioni dell’ormai ex consigliere di maggioranza Giuseppe Minoglia. Figura storica all’interno di Vivi Canneto che ha abbandonato il gruppo consigliare che sostiene il sindaco, per costituire, seguito da Tiziano Fasciglione, un gruppo misto. I giochi in vista di questa fondamentale tappa per il futuro dell’Amministrazione sono ancora aperti ed ecco che il sindaco gioca una carta che fino a questo punto era rimasta nel mazzo. Con una missiva del 16 marzo Raffaella Zecchina ha comunicato ai diretti interessati l’indizione per il 19 marzo alle 21 della Conferenza dei capigruppo presso la sala giunta del Municipio “per discutere in merito al prossimo consiglio comunale” e rendendosi anche disponibile in caso di necessità a variare data a martedì 2o marzo alle 12.45/13.00. Ebbene, due capigruppo su quattro, Noemi Doro, di “Cittadini per Canneto” e Giuseppe Minoglia per il neonato Gruppo misto, tengono aperto uno spiraglio alla loro partecipazione ma tengono riservata la loro decisione. “Non siamo di quelli che quando qualcuno ci chiede di interloquire chiudiamo la porta a prescindere” – spiega la prima. “Mi sarei aspettato maggiore chiarezza – commenta il secondo – . Sicuramente è una convocazione alquanto singolare, visto che non è nemmeno specificato l’Ordine del Giorno”.  Vanno invece giù pesanti con una risposta congiunta già inviata al Sindaco, Nicolò Ficicchia di Canneto in testa e Massimo Arienti di Canneto sei tu che “manifestano la loro impossibilità a presenziare per diversi motivi.

Per prima cosa i sottoscritti sono a tutt’oggi in attesa di pubbliche scuse – scrivono – . Per quanto ci riguarda infatti la diffida da Lei inviataci resta una macchia che ancora deve essere tolta. Un atto liberticida di tale entità non può e non deve essere dimenticato.

In seconda analisi il Suo invito ci pare fuori tempo massimo e assolutamente pretestuoso, considerando inoltre la mancata comunicazione dell’eventuale Ordine del Giorno. Appare infatti irrispettoso essere convocati ora semplicemente perché i numeri La mettono alle strette.

Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto in questi quattro anni, nonostante le nostre continue richieste. Estromessi dalla realizzazione della scuola, estromessi dalla strategica stesura del nuovo contratto per lo smaltimento dei rifiuti, estromessi dall’organizzazione degli “800 anni” cannetesi. Inascoltati quando abbiamo avanzato le problematiche segnalateci dai Cittadini come la sporcizia del paese, la mancata manutenzione stradale, la difficoltà delle aziende del territorio e la moria delle attività commerciali.

Non ci troviamo in sintonia con i metodi di quest’Amministrazione basati spesso sull’improvvisazione. Non ultimo è l’evento che ha portato alla riorganizzazione della “TARI” da parte del vicesindaco Redini dopo la concessione della proroga sull’approvazione del bilancio e la sua relativa approvazione in giunta. E se la proroga non fosse stata concessa? Davvero si improvvisa una ridefinizione di un’imposta tanto importante all’ultimo minuto? Per quanto esposto fin qui e per il fatto che riteniamo insensato prendere in considerazione l’idea di poter ragionare del futuro del paese con un’Amministrazione che è arrivata al capolinea, come detto, rifiutiamo l’invito da Lei fattoci”.

 

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