Spettacolo

Grande attesa a Casalmaggiore per Anagoor: giovedì a Teatro "Socrate il sopravvissuto"

Con Socrate il sopravvissuto Anagoor entra all’interno di una classe, in una scuola come tante e lo fa inseguendo alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto, e altre contaminazioni.

CASALMAGGIORE – Recentemente insigniti del Leone d’Argento per il Teatro 2018 alla Biennale di Venezia, gli Anagoor arrivano con “Socrate il sopravvissuto / come le foglie” al Teatro Comunale di Casalmaggiore giovedì 15 marzo alle ore 21, appuntamento atteso della Stagione 2017-2018 diretta da Giuseppe Romanetti, realizzata dal Comune di Casalmaggiore, con il sostegno della Regione Lombardia nell’ambito di Circuiti Teatrali Lombardi, con il contributo di La Briantina S.p.A. 

La scuola, l’educazione e il loro rapporto con la stretta attualità, tra la filosofia antica e gli echi di cronache violente che hanno avuto come palcoscenico le scuole. Con Socrate il sopravvissuto Anagoor entra all’interno di una classe, in una scuola come tante e lo fa inseguendo alcune pagine del romanzo di Antonio Scurati, Il sopravvissuto, con contaminazioni e innesti tratti dal “Fedone” di Platone, da “La storia seguente” dello scrittore olandese Cees Nooteboom e dalle riflessioni del filosofo, scrittore e mistico di origini greco-armene Georges Gurdjieff, assumendo il punto di vista di chi si dispone di fronte ad un gruppo di giovani incaricato della loro educazione. Non un adattamento teatrale del romanzo, ma, come di consueto nelle creazioni di Anagoor, alcune tra le pagine più emblematiche del libro si intrecciano come un fiume carsico ad altre vicende, altre parole, altre dimensioni temporali: in questo caso gli ultimi momenti di vita di Socrate attorniato dai suoi discepoli prima della condanna a morte.

Tra le ore che precedono la morte di Socrate per ingiunzione della città, così come sono raccontate da Platone nel Fedone, e l’ora in cui lo studente Vitaliano Caccia massacra a colpi di pistola l’intera commissione di maturità lasciando in vita il solo insegnante di storia e filosofia, così come è dipinta con lucida ferocia nel romanzo di Antonio Scurati, si consuma tutta la battaglia, una vera e propria Gigantomachia, al pensiero occidentale dalle sue origini ai suoi inevitabili e tragici esiti storici. Ma non solo, si rinnovano infatti anche due eterni interrogativi: la domanda di senso, ingombrante punto di domanda rivolto al maestro, e la questione stessa della posizione del maestro rispetto al sapere e ai discepoli.

In un tempo, il nostro, che porta con sé vorticosi mutamenti, la questione educativa – scrive la Compagnia – sembra diventata un tema marginale e insieme una montagna inaffrontabile, aggirata da riforme scolastiche parziali che mortificano insegnanti e ragazzi e il processo stesso della conoscenza. Stiamo accumulando un ritardo colpevole Serve che si levi un pensiero alto ed articolato attorno all’educare oggi, alla cura delle coscienze in formazione. Un pensiero che rilevi la stretta connessione tra processo della conoscenza e ricerca della giustizia, tra strumenti del conoscere (che è riconoscere e saper distinguere la verità dall’opinione) e pratica politica. Un pensiero che smetta di separare la filosofia dalla vita, che ricucia lo strappo tra anima e corpo e inviti all’eterna e mai perfetta ricerca della verità unico baluardo contro l’assenza di senso della storia e dell’esistenza.

Sui 9 banchi in scena si siedono i giovani studenti attori principianti (Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello/Viviana Callegari/Eliza Oanca), alcuni dei quali provenienti dal laboratorio teatrale del Liceo “Giorgione” di Castelfranco Veneto, dove la compagnia è nata e dove insegna greco e latino Patrizia Vercesi, responsabile della drammaturgia con lo stesso Derai, suo ex studente. Accanto ai ragazzi Marco Menegoni nel ruolo del loro professore di storia e filosofia, Domenico Santonicola sullo schermo nel ruolo di Socrate, Piero Ramella in quello del giovane Alcibiade. La regia è di Simone Derai che firma anche la drammaturgia insieme a Patrizia Vercesi. Il video che scorre sul fondale e che ricostruisce le antiche vicende della Polis di 2400 anni fa, con immagini definite “di folgorante intensità”, è curato da Simone Derai e Giulio Favotto. Le riprese aeree sono di Tommy Ilai e Camilla Marcon. Derai firma anche le maschere, assieme a Silvia Bragagnolo, e i costumi, assieme a Serena Bussolaro. Le musiche e il sound design sono di Mauro Martinuz.

I prezzi dei biglietti sono 18 euro (platea e palchi), 15 euro (ridotto), 11 euro (loggione). I biglietti si acquistano in prevendita presso il Centro Servizi al Cittadino (Piazza Garibaldi, tel. 0375 284496), dal lunedì al sabato dalle ore 8.30-12.30 e presso il botteghino del Teatro tutti i giorni di spettacolo a partire da un’ora prima l’inizio previsto.

Anagoor. La compagnia, che prende il nome dal racconto di Dino Buzzati Le mura di Anagoor, nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto, su iniziativa di Simone Derai e Paola Dallan, ai quali si aggiungono successivamente Marco Menegoni, Moreno Callegari, Mauro Martinuz, Giulio Favotto, Silvia Bragagnolo e molti altri, facendo dell’esperienza un progetto di collettività. Dal 2008 Anagoor ha la sua sede nella campagna trevigiana, presso La Conigliera, allevamento cunicolo convertito dalla compagnia in proprio atelier: con questa scelta, la volontà di preservarne l’architettura del luogo e il desiderio di conservare un nome che ne rivelasse la storia, Anagoor sperimenta la possibilità di fermare brani di una civiltà che si trasforma per innestarli in una nuova visione.

Il teatro di Anagoor risponde ad un’estetica iconica che precipita in diversi formati finali dove le performing arts e la scena ipermediale entrano in dialogo; penetra nei territori di altre discipline artistiche e pretende, tuttavia, con forza, in virtù della natura di quest’arte, di rimanere teatro. Nel 2008 la compagnia è finalista al Premio Extra con -Jeug*.  Nel 2009 con Tempesta riceve una Segnalazione Speciale al Premio Scenario.  Nel 2010 entra a far parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies e del network internazionale Apap. Nel 2011 lo spettacolo Fortuny è invitato alla Biennale di Venezia diretta da Alex Rigola. Contemporaneamente Anagoor avvia una tournée internazionale che la conduce in Inghilterra, Danimarca, Portogallo e Francia.

Nel 2012 debuttano a MiTo il film-concerto Et manchi pietà sulla vita della pittrice Artemisia Gentileschi, e lo spettacolo L.I. Lingua Imperii insignito del premio “Jurislav Korenid“ a Simone Derai come miglior giovane regista per lo spettacolo al GRAND-PRIX del 53mo Festival MESS di Sarajevo. Nel 2013 Anagoor riceve il Premio HYSTRIO – Castel dei Mondi e debutta con la prima regia di un’opera: Il Palazzo di Atlante di Luigi Rossi (1642), libretto di Giulio Rospigliosi, alla 63° edizione della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini.

Nel 2014 al Festival delle Colline Torinesi debutta Virgilio Brucia presentato anche al Romaeuropa Festival. Nel 2015 il Napoli Teatro Festival Italia presenta un focus interamente dedicato ad Anagoor ospitando L.I. Lingua Imperii e Virgilio Brucia. Lingua Imperii è presentato alla Biennale Teatro di Venezia ed è tra gli spettacoli vincitori del Music Theatre NOW 2015 – Worldwide Competition for new Opera and Music Theatre. Debutta Santa Impresa, produzione del Teatro Stabile di Torino | Teatro Nazionale, progetto di Laura Curino e Anagoor con la regia di Simone Derai.

Nel 2016 Virgilio Brucia è ospitato nella stagione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa; debutta L’Italiano è Ladro di Pier Paolo Pasolini; Simone Derai riceve il riceve il Premio HYSTRIO alla regia ed è chiamato da Alksandr Sokurov per assisterlo alla regia di Go.Go.Go tratto da Brodskij; debutta al Festival delle Colline Torinesi Socrate il Sopravvissuto / come le foglie, dal romanzo ‘Il sopravvissuto’ di Antonio Scurati; Master / Mistress of my passion da Shakespeare debutta ad Operaestate Festival. Anagoor riceve premio ANCT 2016 (Associazione Nazionale dei Critici Teatrali) per l’innovativa ricerca teatrale. Socrate il sopravvissuto / come le foglie riceve il Premio ReteCritica 2016 come spettacolo dell’anno. Socrate il sopravvissuto / come le foglie è candidato ai Premi UBU 2016 come spettacolo dell’anno.

Socrate il sopravvissuto/come le foglie
dal romanzo Il Sopravvissuto di Antonio Scurati

con innesti liberamente ispirati a Platone e a Cees Nooteboom e Georges I. Gurdjieff

con Marco Menegoni, Iohanna Benvegna, Marco Ciccullo, Matteo D’Amore, Piero Ramella, Margherita Sartor, Massimo Simonetto, Mariagioia Ubaldi, Francesca Scapinello/Viviana Callegari/Eliza Oanca

maschere Silvia Bragagnolo e Simone Derai

costumi Serena Bussolaro e Simone Derai

musiche e sound design Mauro Martinuz

video di Simone Derai e Giulio Favotto

con Domenico Santonicola (Socrate), Piero Ramella (Alcibiade), Francesco Berton, Marco Ciccullo, Saikou Fofana, Giovanni Genovese, Elvis Ljede, Jacopo Molinari, Piermaria Muraro, Massimo Simonetto

riprese aeree Tommy ilai e Camilla Marcon

concept ed editing Simone Derai e Giulio Favotto

direzione della fotografia e post produzione Giulio Favotto / Otium

regia Simone Derai

drammaturgia Simone Derai e Patrizia Vercesi

regia Simone Derai

produzione Anagoor 2016

co-produzione Festival delle Colline Torinesi, Centrale Fies

Realizzato con il sostegno del Bando ORA! della Compagnia di San Paolo

Premio Rete Critica 2016 – spettacolo dell’anno

Candidato come spettacolo dell’anno ai Premi UBU 2016

Premio della Critica 2016, Associazione Nazionale Critici del Teatro

Link sito www.anagoor.com

Durata: 1 ora e 40 minuti.

Teatro Comunale di Casalmaggiore

Via Cairoli 57 – Casalmaggiore Tel. 0375 200434

teatro@comune.casalmaggiore.cr.it

www.teatrocasalmaggiore.it

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