Politica

Orlando Ferroni: "Ambientalisti chi?". E su Forza Italia: "Non hanno ascoltato la gente"

"Questo territorio vive sempre gli stessi problemi. Non siamo riusciti a mandare su nemmeno Filippo Bongiovanni, che ha preso meno di 200 voti dall'elezione in Regione rispetto a Lena che è stato eletto"

CASALMAGGIORE – “Gli ambientalisti? Possono dire quel che vogliono, io vado avanti. E poi chi sono gli ambientalisti? Hanno provato a calcolare quanti gas di scarico vengono immessi in più nell’aria? Hanno provato solo a immaginare cosa significherebbe dover richiudere un ponte poco tempo dopo averlo riaperto, intanto che attendono quello nuovo? Hanno idea dove verrà fatto il ponte nuovo quando verrà incerottato? E poi tutti, tranne i tecnici della provincia che comunque non possono dare alcuna sicurezza e non sono in grado di garantire nessuna certezza, quelli che se ne intendono della materia, sconsigliano vivamente questo tipo di intervento. Loro a questo non ci pensano neppure”.

Orlando Ferroni ha parlato nei giorni scorsi con i rappresentanti della forza alla quale fa riferimento adesso, la Lista Parisi: “Mi hanno detto che faccio bene ad andare avanti su questa strada e così farò. Siamo anche in Regione, ed è lì che da ora in poi mi presenterò. La mia è stata una scelta radicale. Per me – al momento – PD e Forza Italia sono fatte alla stessa maniera. Nessuno di loro ha fatto qualcosa di concreto per il ponte, per dare sollievo a questo nostro territorio. Ed hanno entrambe perso per la stessa ragione: si sono allontanate dai cittadini, dai loro reali bisogni, e sono state punite. E non si può pensare che una soluzione che presenta più incertezze che certezze possa essere la soluzione”.

“Il voto in Italia ha raccolto una protesta. Se non fai quello che prometti, se non ascolti i cittadini, poi i risultati sono questi. E’ come se a me, nel lavoro che faccio, chiedessero una cosa e io gliene dessi un’altra. Alla fine, chi mi chiede si rivolgerebbe altrove, e così è stato. La maggior parte dei voti li hanno raccolti Cinque Stelle e Lega, due forze che fanno del cambiamento la loro bandiera. La gente ha voluto cambiare, e si cambia quando non si è soddisfatti di quel che c’è. Molto semplice”.

Sul Casalasco. “Questo territorio vive sempre gli stessi problemi. Non siamo riusciti a mandare su nemmeno Filippo Bongiovanni, che ha preso meno di 200 voti dall’elezione in Regione rispetto a Lena che è stato eletto. Se si sommano i 124 presi da chi ha appoggiato Malvezzi ai miei, sono più di quelli che mancavano. La mia è stata una candidatura di protesta, io e il gruppo che fa riferimento a Casalmaggiore per le Libertà in questa Forza Italia che non è in grado di ascoltare i cittadini non si riconosce più, ma i cattolici che fanno riferimento a Forza Italia e a CL che fanno parte della maggioranza in consiglio hanno evidentemente sbagliato i loro calcoli e le loro strategie. La sconfitta di Forza Italia nel collegio di Cremona è la sconfitta di una strategia di un partito che da Cremona in giù non ha ascoltato il territorio, i referenti del territorio in campo e la gente, ma solo fatto scelte senza ascoltare nessuno. Questo risultato nel casalasco è quel che abbiamo ottenuto e che ci meritiamo”.

Nazzareno Condina

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