La campana che ha suonato per tutti e i fiori seminati: le immagini dello spettacolo per Francesca
Fiori, Francesca Cerati, ne ha fatto nascere e ne farà nascere ancora tanti. E ci sarà sempre un po' di lei in chiunque abbia avuto modo di conoscerla, nei suoi amici e nei suoi familiari
CASALMAGGIORE – Una scarica, fortissima di emozione, anche per chi le emozioni le ferma su carta fotografica da sempre. “Gli scatti sono quelli che sono, é stata dura, anche per me”. Stefania Casetti (Fotorastelli) ci presta i suoi scatti della serata dedicata a Francesca Cerati, a un anno esatto dalla sua partenza per l’altrove.
Strani e tanti gli eufemismi per definire ciò che fisicamente non è più. Non esiste maniera lieve per definire un viaggio senza ritorno. Mancano le mani, mancano gli sguardi e le parole, a volte manca il fiato ed il pensiero si fa cupo, si fa tutt’uno con il dolore e la fatica.
“…Nessun uomo è un’isola / completo in se stesso; / ogni uomo è un pezzo del continente, / una parte del tutto. / Se anche solo una nuvola / venisse lavata via dal mare, / l’Europa ne sarebbe diminuita, / come se le mancasse un promontorio, / come se venisse a mancare / una dimora di amici tuoi, / o la tua stessa casa. / La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, / perché io sono parte dell’umanità. / E dunque non chiedere mai / per chi suona la campana: / essa suona per te…” (John Donne – Meditazione XVII)
La campana ha suonato, in un teatro comunale gremito. Ha suonato più forte, sino ad arrivare nelle lande più profonde di ogni anima presente, facendosi voce nei passi di danza, nelle note di una canzone, nelle parole sempre difficili di mamma Laura, in ogni piccolo dettaglio. Oggi vi diamo un po’ di immagini, convinti altresì del fatto che – parafrasando Edward Munch – dal corpo senza vita nascano sempre fiori.
Fiori, Francesca Cerati, ne ha fatto nascere e ne farà nascere ancora tanti. E ci sarà sempre un po’ di lei in chiunque abbia avuto modo di conoscerla, nei suoi amici e nei suoi familiari, in chi danza e in chi crea, in chi guarda il mondo e la sua bellezza e in chi di quella bellezza è indubitabilmente parte.
In un teatro stracarico di emozione, tanto da esploderne, la campana ha suonato per tutti. E tutti hanno colto i fiori di quel viaggio nell’altrove, e continueranno a coglierne ogni qual volta si parlerà di lei, in ogni spettacolo di danza, nei passi di tanti compagni di strada e di vita. In questo, Francesca é ancora viva. In tutti, e con tutti noi.
Nazzareno Condina (Foto: Stefania Casetti)