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Ponte Provvisorio, Orlando Ferroni: "La mozione verrà presentata in Regione"

"Esiste già un preliminare di studio di fattibilità, esiste, come spiegato, la possibilità di finanziamenti europei ed agenzie che lavorano per questo. Cercheremo di portare le nostre ragioni in Regione, non tutto è perduto"

CASALMAGGIORE – Soluzioni alternative all’incerottamento del ponte? Orlando Ferroni insiste: “Non tutto è perduto, soprattutto adesso che si respira un’aria nuova…”.

Già, invero in Regione l’aria – seppur cambiando i protagonisti – è pur sempre la stessa… “Già, ma si è spezzato quell’asse con il PD che ha portato ad analizzare un’unica soluzione e a prenderla sin dall’inizio”.

Oggi Viola e Fritelli sono un po’ più soli, e non c’è più Delrio. Ma anche a destra non c’era stato particolare interesse per soluzioni alternative. L’incerottamento è ormai dato assodato: “No, non è così, ricordo che c’è ancora una mozione per il ponte provvisorio in Regione e come Lista Parisi abbiamo un rappresentante che la porterà in discussione al primo consiglio utile. E poi la competenza passerà ad ANAS”.

Nel frattempo però il dado è tratto. I soldi a disposizione sono quelli: “Neppure questo è vero. Fondi europei, sia per il ponte provvisorio che per quello nuovo ce ne sono, tutto sta a saperli intercettare. Con 8 milioni di euro porti a casa il ponte provvisorio come hanno dimostrato con ragione i tecnici che ho portato a Casalmaggiore. E, a voler ben vedere, non sono molti di più di quelli che si spendono per una soluzione che non garantisce nulla”.

“Esiste già un preliminare di studio di fattibilità, esiste, come spiegato, la possibilità di finanziamenti europei ed agenzie che lavorano per questo. Cercheremo di portare le nostre ragioni in Regione, non tutto è perduto”.

Va bene, ma tutto questo rischia di generare ulteriore confusione: “Le risposte a Colorno hanno mostrato che il progetto dell’incerottamento non garantisce nulla sul dopo. Nessuno è in grado di dire quanto durerà. E poi è utile ricordare che la soluzione del ponte provvisorio è l’unica in grado di garantire la ricostruzione del ponte nuovo esattamente dove è adesso. Se andrà bene, con la soluzione cerotti, lo potranno fare solo a latoquello nuovo, ed è la soluzione più auspicabile in caso di cerotti, non certo la più certa. Perché nulla vieta, visto che la viabilità andrà comunque in un qualche modo modificata, di farlo da un’altra parte”.

Quindi la battaglia continua? “Certamente, la Lista Parisi mi ha dato piena fiducia sulla questione, mi ha detto di andare avanti. Ci batteremo in Regione perché sia presa in seria considerazione l’ipotesi del ponte provvisorio prima che partano i lavori per l’incerottamento. E perché qualcuno si adoperi per dare al casalasco una soluzione certa, e garantita in durata. Ci sono tanti ovvi motivi per prendere in considerazione soluzioni alternative senza cercare di resuscitare il cadavere. Il ponte, nessuno lo ha mai smentito, è arrivato a fine vita. Questo è un dato che nessun tecnico contesterà mai”.

Nazzareno Condina

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