Politica

Orlando Ferroni: "Quasi gli stessi voti di Malvezzi". Fabio: "Ora si dimetta pure Gelmini"

"Da oggi come sempre torno al mio lavoro. Al centrodestra c'è chi ha preferito dare il voto a un non casalasco al posto di darlo a chi ha davvero a cuore questa terra"

CASALMAGGIORE – 101 voti, non un gran ché a dire il vero. Ma abbastanza per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “A Casalmaggiore ho preso quasi gli stessi voti di Carlo Malvezzi – spiega Orlando Ferroni – che ha messo in campo una macchina elettorale imponente, e godeva dell’appoggio dei casalesi. Io a parte due incontri non ho neppure fatto campagna elettorale. Per me, comunque, una soddisfazione. Anche Malvezzi rischia di restare fuori. Io l’avevo detto prima delle elezioni, la mia era una candidatura di testimonianza, e finalizzata al ponte. Da oggi come sempre torno al mio lavoro. Al centrodestra c’è chi ha preferito dare il voto a un non casalasco al posto di darlo a chi ha davvero a cuore questa terra”.

Più caustico il fratello Fabio Ferroni. Forza Italia aveva ottenuto un 22.3 nel 2013 contro il 14.3 attuale. Il che, per inciso, significa la cessione del primato di coalizione a favore della Lega Nord. Fabio non è sorpreso del risultato comunque negativo per Forza Italia. Un risultato che rimette in discussione tutti i progetti di Silvio Berlusconi a livello nazionale. E che qualche mal di pancia lo porta anche a livello locale.

In verità il mal di pancia in Forza Italia a livello Casalese c’è sempre stato, il voto non è stato che un’ulteriore conferma.

“Staremo a vedere i risultati definitivi delle Regionali, ma a livello nazionale me lo aspettavo”. Fabio Ferroni, coordinatore ‘congelato’ di Forza Italia, aveva presentato al partito le sue dimissioni prima delle elezioni. Dimissioni congelate. “Io le mie dimissioni le avevo date prima delle elezioni – aggiunge – ma questa è una vera e propria sconfitta per Forza Italia. Noi lo avevamo detto. Mi aspetto che ora oltre alle mie dimissioni qualcuno chieda ora anche quelle di Maria Stella Gelmini”.

Nazzareno Condina

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